Nella seduta del 13 dicembre, il Consiglio regionale si era pronunciato in maniera unanime su un ordine del giorno che dava mandato al Presidente della Regione affinché si attivasse presso il Governo nazionale per rivendicare quanto spetta alla Sardegna e per denunciare le norme di attuazione dell’articolo 8 dello Statuto, chiedendo l’immediata riapertura della vertenza con lo Stato sulle accise dei prodotti petroliferi fabbricati in Sardegna.
Ma il presidente Pigliaru, come ha denunciato il capogruppo consiliare dei Riformatori, Attilio Dedoni (primo firmatario dell’ordine del giorno), con due lettere indirizzate al presidente del Consiglio Ganau ed ai capigruppo dell’Assemblea, ha deciso di disattendere il pronunciamento del Consiglio regionale, dichiarandosi indisponibile alla riapertura della vertenza con lo Stato per rivendicare il versamento nelle casse regionali delle accise, “non condividendo del tutto il contenuto dell’ordine del giorno”.
“Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il presidente Pigliaru e gli abbiamo chiesto di mettersi con passione alla testa della battaglia per ottenere un diritto sancito dal nostro Statuto – ha spiegato Dedoni – Abbiamo sottolineato come un’iniziativa in tal senso sul Governo nazionale sia estremamente urgente in questo momento di profonda riforma delle autonomie regionali. Il timore è che i poteri aggiuntivi reclamati da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna possano comportare la revisione al ribasso dei flussi economici destinati alle Regioni più deboli, tra cui, purtroppo, c’è anche la nostra Sardegna”.
“Crediamo che il Presidente stia commettendo un errore strategico irreparabile per gli interessi della Sardegna, rischiando di perdere l’occasione storica per un’indispensabile battaglia unitaria che vale non meno di 3 miliardi di euro all’anno”. Perciò, Dedoni ha chiesto al presidente Ganau di convocare immediatamente la Conferenza dei Capigruppo “per concordare ogni possibile iniziativa che dia gambe e forza all’ordine del giorno consiliare, superando l’incomprensibile posizione del Presidente della Giunta”.
Sempre a dicembre, al termine della discussione sul decreto legge sulla Fiscalità alla Camera dei deputati, il Governo aveva approvato un ordine del giorno, presentato dal deputato di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda (“una battaglia da sempre portata avanti dai Riformatori che ho sposato convintamente”), impegnandosi a valutare il trasferimento delle quote delle accise sui carburanti e sui derivati petroliferi prodotti in Sardegna. (red)
(admaioramedia.it)