“La pronuncia del Garante della Concorrenza e del Mercato sulla gestione di Abbanoa potrebbe rivelarsi un pericoloso boomerang, un cavallo di Troia capace di aprire le porte alla privatizzazione della risorsa idrica”. E’ quanto sostiene in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale Ignazio Locci.
“L’Autorità chiede alla Regione di prevedere la cessione agli enti locali (i Comuni della Sardegna, rappresentati in Egas) della totalità delle quote di partecipazione e di dotare fin da subito Egas di strumenti di controllo effettivo, tra cui la possibilità di nominare i vertici direttivi e di controllo – prosegue l’esponente di Forza Italia -. Ma come è noto, Abbanoa è dovuta ricorrere a due ricapitalizzazioni ed è praticamente impensabile che i Comuni, palesemente senza risorse, vengano chiamati a gestire questo colosso. E mi sembra altresì difficile che la Regione possa cedere gratuitamente quote societarie ai Comuni”.
Ecco perché, secondo Locci, con la pronuncia del Garante si profila un classico boomerang. “In uno scenario di incertezza come questo, il rischio concreto, infatti, è che Regione ed Abbanoa finiscano per mettere quote di Abbanoa sul mercato, aprendo la strada alla privatizzazione. Una soluzione da escludere categoricamente: l’acqua è un bene pubblico e tale deve rimanere”. (red)
(admaioramedia.it)