Incredibile Dinamo contro l’Armani Milano. Per due quarti (i primi) si trova tra le mani il biglietto per le finali scudetto, poi si addormenta, lascia l’iniziativa ai padroni di casa, si arrende (95-88) e rimanda il discorso qualificazione alla sesta gara, quella che si disputerà lunedì sera a Sassari. Una squadra dai due volti quella che Meo Sacchetti ha dovuto gestire. Bella e cinica nei primi due quarti capace anche di andare in vantaggio di 15 lunghezze, poi dopo il riposo si distrae, deconcentra e subisce la rabbiosa reazione di un Milano che dai playoff non vuole davvero uscire.
Mancava anche Daniel Hackett (squalificato per due turni), ma forse, questa è stata la benzina che ha caricato tutta la squadra, trascinata, tra l’altro dai 12 mila del Forum. E proprio l’incitamenti dei tifosi hanno spinto Milano ad operare proprio nel terzo periodo un parziale davvero pazzesco: 30-11, numeri importanti proseguiti anche nel terzo quarto (37-13). Una Dinamo che ha trovato (limitatamente ai primi due quarti) Logan e Lawal stratosferici, assieme a Sosa e Sanders, ma che non hanno avuto la continuità necessaria nei 20’ finali. Di positivo rimane anche il finale di squadra, nella quale Sassari ha cercato in tutti i modi di recuperare le distanze: tutto inutile. Dall’altra parte, capitan Gentile ha giocato la sua solita partita, ma stavolta a darli una mano è stato tutto il gruppo, da Moss a Melli, da Samuels a Cerella. Milano dopo lo spavento iniziale è cresciuta e Sassari ne ha subito le conseguenze. Soprattutto ai rimbalzi, dove Milano stavolta ha dominato nettamente (41 contro i 30 di Sassari). Eppure alla Dinamo sono entrate anche tante triple (14 su 24 contro i 7 su 23 di Milano) ma non sono servite a mettere il bavaglio all’Armani. Anche il coach Sacchetti qualche errore lo ha commesso: sfruttando poco la panchina e quel poco che ha utilizzato non ha certo dato i frutti sperati.
Inizia bene Milano che, dopo l’equilibrio iniziale, trova un piccolo strappo di 5-0 (13-8). Sassari recupera trascinata da Dyson e Logan che sembrerebbero in giornata di grazia. Sono le triple del polacco/americano che disturbano la squadra di Banchi costretta a subire. Il vantaggio per Sassari arriva proprio con Logan (18-17 all’8’). Con il primo quarto che si chiude sul 26-23 per Lawal e compagni. Si riparte e Sassari vola, arrivando, a suon di canestri anche a +15 da un’Armani sotto shock e, apparentemente in crisi (42-27 al 14’). La Dinamo tiene e chiude al riposo lungo sul 53-41. Si rientra e la gara cambia volto. Milano firma un break impressionante con Moss, Samuels e Gentile. Sassari cerca di contrastare gli avversari, ma tutto inutile. L’Armani vola e la Dinamo rimane a guardare. Gentile mette la firma sul vantaggio (64-63) e a questo punto la squadra vola verso il 71-64 del 30’. Il parziale è di 30-11. Nessuna reazione da parte della quadra di Sacchetti anche perché i Campioni d’Italia non lo permettono, cedendo per fatica solo nel finale, con Sassari che si illude di poter riaprire (93-88), senza trovare però i canestri del miracolo. E ora tutto rimandato a lunedì con un nuovo match point che in tanti sperano sia quello che potrà scrivere una nuova pagina di storia nella pallacanestro isolana.
EA7 ARMANI MILANO: Tabu, Melli 14, Brooks 6, Cerella 2, Moss 11, Kleiza 9, Gigli, Gentile 25, Elegar, Pecchia, Samuels 24, Ragland 4. Allenatore: Banchi.
DINAMO BANCO DI SARDEGNA: Sacchetti 4, Dyson 11, Brooks 12, Sosa 14, Logan 21, Devecchi 3, Formenti, Lawal 13, Chessa, Sanders 10, Mbodj, Vanuzzo. Allenatore: Sacchetti.
Parziali: 23-26; 41-53; 71-64; 95-88.
Arbitri: Sahin Tolga di Messina, Seghetti di Livorno e Di Francesco di Teramo.
Tiri liberi: Milano 16 su 24; Sassari 14 su 26. Tiri da due: Milano 29 su 44; Sassari 16 su 35. Tiri da tre: Milano 7 su 23; Sassari 14 su 24. Rimbalzi: Milano 41 Sassari 30.
(admaioramedia.it in collaborazione con Isola 24 Sport)
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Anna Lucia Puddu
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