Neanche nel primo confronto televisivo, negli studi di Videolina, tra i due candidati sindaco di Cagliari, Francesca Ghirra (Campo progressista per il centrosinistra) e Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia per il centrodestra), ci è stata risparmiata la banale schermaglia sulla ‘questione di genere’, ma il ritornello della Ghirra si è schiantato contro l’esponente di un partito, unico in Italia ad avere come leader proprio una donna, Giorgia Meloni.
Anche sui temi più concreti, come la raccolta dei rifiuti e l’urbanistica, la candidata del centrosinistra ha mancato il bersaglio. Oltre ad aver confermato di rappresentare la perfetta continuità con la Giunta Zedda, della quale era assessore, nella difesa spregiudicata della disastrosa differenziata ‘porta a porta’ (per informazioni rivolgersi ai cittadini del centro storico, ma non solo), ha cercato di minimizzare, sostenendo che il servizio non sarebbe ancora a regime. Aspetta e spera, insomma… Sull’urbanistica, seppure fosse sua competenza nella Giunta uscente, ha preferito tratteggiare una panoramica generica, limitandosi a riproporre il tema del riuso delle aree già esistenti per soddisfare la pressante domanda di alloggi di edilizia popolare e quello della valorizzazione di ospedali e altre strutture dismesse.
Sull’altro sgabello, Truzzu prima ha attaccato frontalmente il ‘porta a porta’, stigmatizzando l’avvio del sistema in mancanza di ecocentri e di isole ideologiche, ma soprattutto la sua realizzazione con un approccio tale da trasformare i cittadini in ‘sudditi’. Poi, in tema di urbanistica, ha auspicato la rivalutazione di via Roma e dell’area portuale come baricentro della città e tessuto connettivo tra le varie zone del centro storico, con evidenti echi del progetto del centrodestra, ai tempi del sindaco Floris, della grande piazza sul mare. La censura per l’amministrazione Zedda è arrivata anche per non aver provveduto, in ben otto anni, ad adeguare il Piano urbanistico comunale (Puc) al Piano paesaggistico regionale (Ppr). Debole la difesa dell’ex amministratrice che ha ricordato come mancherebbero solamente adempimenti marginali, facendo finta di non sapere che le aree cosiddette “marginali”, escludendo il litorale ed il centro storico, coinvolgono quasi tutta la città, non certamente poche zone isolate.
A proposito di Piano di utilizzo del litorale (Pul), questo sì approvato in conformità al Ppr, ed alla conseguente sistemazione del Poetto, Truzzu ha ricordato alla Ghirra che si tratta di un progetto che arriva da lontano: come presidente della Circoscrizione, dieci anni fa, proprio l’attuale candidato del centrodestra aveva presentato il primo schema del piano. Ma non solo, anche il Piano particolareggiato del Centro storico era stato avviato ai tempi dell’amministrazione Floris, come del resto molti dei rifacimenti urbani vantati dalla Giunta Zedda. Infine, in tema di turismo, Truzzu ha stigmatizzato che, in occasione della manifestazione “Monumenti aperti”, la città si sia trovata con alcuni monumenti principali chiusi o a mezzo servizio (oltre che in condizioni degradate, aggiungono i visitatori): “Comunque l’Anfiteatro romano è visitabile”, ha replicato un’imbarazzata Ghirra, ma “noi lo vogliamo riaprire anche per gli spettacoli”, ha sentenziato Truzzu.
Al cospetto della candidata di Campo progressista, che ha deciso di impostare la sua campagna elettorale come una rendita di posizione sull’esperienza dell’amministrazione uscente, che pare avere ormai esaurito la sua spinta propulsiva, si trova un candidato che, dopo aver partecipato alla netta vittoria di Christian Solinas proprio sull’ex sindaco Zedda, vuole riannodare i fili di una ragionevole amministrazione della città iniziata con Mariano Delogu, primo sindaco eletto direttamente dai cittadini 25 anni or sono, ed interrotta nell’ultimo decennio dalla parentesi zeddiana.
Caesar
(sardegna.admaioramedia.it)