Al termine di un ulteriore controllo nei confronti dell’amministratore di una società operante nell’hinterland cagliaritano nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento e casalinghi, le Fiamme gialle di Cagliari hanno scoperto che, nel 2017, somme di denaro erano state trasferite dall’estero all’Italia.
La società era già stata sottoposta ad una precedente verifica fiscale, che aveva consentito di appurare ricavi non dichiarati per oltre 258mila euro ed un evasione Iva di 38.410 euro. L’azione dei finanzieri, in questa circostanza, era orientata, in particolar modo, alla verifica del corretto assolvimento degli obblighi previsti dalla normativa in materia di monitoraggio fiscale. Norma che prevede l’obbligo per le persone fisiche residenti di indicare distintamente, per tipologia, nella dichiarazione dei redditi, tramite la compilazione di un apposito quadro, le disponibilità finanziarie ed immobiliari detenute all’estero, se di importo/valore complessivo superiore a 10mila euro.
Alla fine dell’accertamento, è stato possibile rilevare che nel 2017, l’amministratore della società aveva trasferito nel territorio italiano somme di denaro detenute all’estero per complessivi 245mila euro, anche avvalendosi di altre persone, omettendo di comunicarle, ai fini del monitoraggio fiscale, nella dichiarazione dei redditi. Il controllo si è concluso con la segnalazione alla Agenzia delle entrate ai fini dell’irrogazione della conseguente sanzione amministrativa, commisurata in una percentuale compresa tra il 3 ed il 15% dell’importo trasferito. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)