Lo scorso 26 febbraio, dopo la bocciatura alle elezioni regionali (superato da quattro candidati della lista del Partio democratico), aveva presentato le dimissioni da sindaco di Sassari, ma questa mattina le ha revocate.
«In questi giorni di riflessione – ha spiegato – ho registrato un grande affetto, una stima, una sollecitazione a completare il mio mandato da parte di tantissimi cittadini e cittadine, rappresentativi di una cittadinanza attiva, che travalica tutti i confini dei partiti o dei gruppi politici. La raccolta di firme da parte di numerose personalità del mondo culturale, dell‘associazionismo, del volontariato, del mondo sindacale, di tanti colleghi sindaci di centro-sinistra, nonché lo scambio di vedute con il neo segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, rappresentano per me un solido sostegno nel ripensare alla decisione che ho assunto all’indomani delle elezioni regionali».
«Portare a conclusione il percorso iniziato cinque anni fa, per rafforzare i programmi e avviare i progetti sostenuti dagli ingenti finanziamenti pubblici procurati dalla programmazione statale, regionale e dell’Unione europea, per quasi 600 milioni di euro. Quindi è prioritario resistere per poter mettere in piedi un’azione politica e amministrativa adeguata a contrastare l’avanzata delle forze di centro destra, nelle sue diverse sfaccettature e mimetizzazioni».
Poi, un inevitabile riferimento al complicato scenario cittadino, contraddistinto dalle scaramucce tra il Primo cittadino ed i vertici del Pd: “Chiedo all’attuale dirigenza che dimentichi i contrasti interni, mai basati su differenze di carattere programmatico, e che rifletta sui risultati elettorali che hanno visto dilapidare tanti consensi. Per quanto mi riguarda sono a disposizione di chi vorrà lavorare con competenza, serietà ed onestà per il bene della nostra città su obiettivi reali e non di conservazione del potere fine a se stesso».
A motivare Sanna nel ritirare le dimissioni anche l’ampio risultato del nuovo segretario Zingaretti nelle primarie del Partito democratico: «Credo che con la sua elezione si stia percependo che siamo entrati in una nuova fase politica per il Pd e le forze progressiste in Italia e in città, una fase che richiede unità sui programmi». (red)
(sardegna.admaioramedia.it)