Ha destato scalpore l’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antiterrorismo di Cagliari nei confronti di Pierluigi Caria, indipendentista legato agli ambienti antifascisti, su un possibile concorso in associazione terroristica, ai sensi dell’articolo 270 bis del codice penale, quale ‘foreign fighter’ nelle forze curde siriane dello Ypg, impegnate contro l’Isis. Indagine nella quale hanno subito perquisizioni anche altre persone dell’area antagonista, come Antonello Pabis, da sempre impegnato sulle problematiche del popolo curdo, oltre che in difesa dei Rom.
Al di là della scontata solidarietà con l’inquisito degli ambienti antagonisti e indipendentisti, questa vicenda ha disorientato più d’uno. Caria avrebbe combattuto contro l’Isis, organizzazione ‘terrorista’ per eccellenza, mentre le milizie curde siriane, nonostante l’orientamento politico di sinistra radicale, sono paradossalmente appoggiate dagli Stati Uniti del ‘destrorso’ presidente Donald Trump, seppure siano nemiche della Turchia che è formalmente un alleato Nato. Cercare di comprendere i ‘giri di valzer’ che interessano, da sei anni in qua, le forze in campo nel conflitto siriano (gli americani, in passato e in parte anche oggi, non sono andati esenti da accuse di contiguità con forze jihadiste) è arduo per chiunque, se si aggiunge che i legami delle forze Ypg col Pkk, formazione indipendentista osteggiata dalla Turchia e che l’Unione europea considera terroristica fin dal 2005, non sono certo nascosti da numerosi esponenti di spicco dell’organizzazione.
A prescindere dall’inchiesta, il carattere estremamente complesso del contesto politico-militare siriano starà mandando un po’ in confusione gli antagonisti cagliaritani di Sa Domu, nel tentativo di conciliare l’appoggio alla causa curda, ovviamente malvista dal presidente turco Erdogan, con un’iniziativa di cui il ‘sultano’ di Ankara è da sempre acceso sostenitore: la missione di aiuti umanitari a Gaza “International Freedom Flottilla” (ovviamente malvista da Israele), i cui attivisti sono stati recentemente a Cagliari, accolti proprio a Sa Domu.
Per l’elementare logica ‘antifa’, secondo cui è giusto combattere l’Isis, in quanto organizzazione “fascista”, le contraddizioni cominciano ad essere un po’ troppe, dato che è difficile spiegare come si possa poi combatterla a fianco di chi riceve armi e aiuti dal ‘fascista’ Trump e si oppone a sua volta a Erdogan, anche lui spesso noiosamente e confusamente accusato di ‘fascismo’ da antagonisti e indipendentisti vari ed eventuali. Gira che ti rigiri, trovi sempre ‘fascisti’ ovunque, o forse semplicemente è una complessità dell’esistente difficile da afferrare per chi si mantiene a ‘pane ed antifascismo militante’. Non dite agli antagonisti di Sa Domu e agli indipendentisti antifa che Ernesto “Che” Guevara è una figura molto apprezzata anche in vasti settori della destra radicale, altrimenti li mandereste definitivamente in tilt.
Caesar
(admaioramedia.it)
2 Comments
Nicola Cois
Non è difficile da capire, il mondo è una roba complicata, il fascismo non è un ideologia è un atteggiamento , se poi qualcuno di destra gli sta simpatico il Che, poverino ha le idee un po confuse!!!
Pierangelo Cappai
Sono contrari alle servitù militari però lottano per i Curdi che sono collaborazionisti degli Americani….li hanno aiutati durante l’invasione dell’Iraq nel 2003,hanno 13 basi Americane sul loro suolo e 1300 soldati Yenkee che lottano nelle loro fila…#coerenza