Il 2 maggio scorso, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, rispondendo a un’interrogazione del consigliere comunale di opposizione, Alessandro Sorgia, ha prospettato l’imminente ritorno delle ruspe, dopo tre anni, nel tormentato quartiere spontaneo di Medau su Cramu.
I suoi abitanti, da tempo, temono di perdere le modeste abitazioni, per cui pagano gli oneri di urbanizzazione da decenni, realizzate nell’area di un piano territoriale paesistico, quello di Molentargius, dalla misteriosa decorrenza, dato che il provvedimento istitutivo è stato pubblicato nel Buras nel 1979, ma nella Gazzetta Ufficiale solo nel 1992 ed entrambi sono richiesti dagli articoli 17-18 delle disposizioni di attuazione dello Statuto regionale.
Benché il Sindaco abbia richiamato casi su cui vi sarebbero sentenze penali definitive, con obbligo di demolizione, la situazione, anche a prescindersi dall’incertezza sull’entrata in vigore del piano paesistico di Molentargius (determinante quanto all’effettiva possibilità di sanare molti degli abusi), e checché ne pensino il Comune di Cagliari e la stessa Procura della Repubblica (i cui provvedimenti, comunque, il Comune non ha competenza ad eseguire), non pare, giuridicamente, così lineare come si vorrebbe accreditare. E’ infatti difficile, in casi come questi, eseguire delle demolizioni senza pregiudicare il “diritto alla casa” stabilito, oltre che dalla nostra Costituzione, dalla Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, e in casi simili, il Consiglio di Stato e la Corte europea dei Diritti dell’Uomo hanno chiarito che la demolizione può essere giustificata soltanto all’esito di una concreta comparazione di tale diritto con gli altri interessi in gioco, non bastando il mero richiamo astratto a violazioni di leggi, anche urbanistiche o assimilabili.
Il sindaco Zedda, in linea con la lontananza dal ‘popolo’ che contraddistingue la derelitta sinistra ‘champagne’ di oggi, sembra aderire alle posizioni intransigenti di certi ambientalisti più realisti del re. Eppure, non era però parso animato da un analogo sacro fuoco quando ci si occupò degli effetti dei vincoli imposti dall’Amministrazione regionale targata Soru sull’area della necropoli punica di Tuvixeddu, e arrivò in Giunta una contestatissima bozza di delibera che, secondo alcuni esperti, non avrebbe dato attuazione all’obbligo di adeguamento del Piano urbanistico comunale (Puc) al Piano paesaggistico regionale (Ppr), consentendo, in sostanza, di costruire ‘a tre metri dalle tombe’. Eppure, Zedda non sembrava per niente disposto dal soprassedere all’approvazione della delibera, e in quell’occasione gli stessi ambientalisti che da anni invocano le demolizioni a Medau su Cramu non furono così irremovibili, e, anzi, entrarono in una dura polemica con le associazioni ambientaliste, in particolare Wwf e Italia nostra, che avevano duramente contestato le intenzioni del Primo cittadino, per loro inaudite se raffrontate con promesse elettorali ritenute di ben altro segno.
A parte le perplessità che, riguardo alla vicenda Tuvixeddu, il ‘rigorismo soriano’ ha sempre destato, la giunta Zedda dovette obtorto collo ritirare la contestatissima proposta di delibera, né gli esiti provvisori del successivo arbitrato attivato da Coimpresa a fini risarcitori, allo Stato, sembrano confortare gli eccessivi timori di esposizione ad oneri risarcitori che allora parevano essere corsi in qualche stanza comunale e nelle elucubrazioni di quegli ambientalisti, singolarmente fattisi ‘pensosi’. Il sindaco Zedda, al netto delle determinazioni della Procura della Repubblica sulle demolizioni, farebbe forse meglio, visti i precedenti, ad essere più prudente e a moderare il proprio sacro fuoco ambientalista con un’applicazione costituzionalmente orientata delle norme a favore dei soggetti più deboli, invece di prendere, come sembra, per ‘oro colato’ le affermazioni di ambientalisti – le cui capacità ‘profetiche’ potrebbero assomigliare a quelle di Piero Fassino – e che peraltro non gli hanno lesinato attacchi.
Caesar
(admaioramedia.it)
One Comment
antonio
salve volevo fare i piu sentiti complimenti alla vostra redazione ,per questo articolo su medau su cramu ,perche’ a centrato i pieno 1 delle problematiche , piu importanti , 1 il diritto alla casa