A Decimomannu, una via dedicata alla memoria dell’appuntato della Guardia di finanza, Efisio Corrias, decorato con la medaglia di bronzo al merito civile, ucciso il 26 aprile 1945, insieme ad altri finanzieri in servizio in Friuli, dai partigiani comunisti del maresciallo Tito.
Corrias, nato a Decimomannu nel 1906, comandava un piccolo distaccamento della Regia Guardia di finanza di Buttrio (in provincia di Udine, ormai sottoposta all’autorità germanica) e dopo l’armistizio (8 settembre 1943) si occupava della vigilanza in un magazzino di viveri e foraggi, gestito dal Consorzio Agrario, opponendosi ai tentativi di razzia. Il distaccamento, oltre che da Corrias, era composto da altri otto finanzieri, tra i quali anche l’appuntato Vincenzo Flore di Busachi. Nella sera del 25 aprile 1945, un partigiano titino si presentò nella sede del distaccamento per chiedere la resa dei finanzieri, che accettarono anche di fare causa comune con gli slavi nella lotta contro i tedeschi. Abbandonato il magazzino, il gruppo dei militari italiani seguirono i partigiani ed arrivarono nel Goriziano, dove capirono che il Comando superiore partigiano slavo aveva deciso di fucilarli, in quanto italiani. Nella notte successiva, i finanzieri furono fucilati e sotterrati in diverse località.
La medaglia di bronzo al merito civile è stata assegnata nel 2012 con la seguente motivazione: «In servizio presso il Distaccamento della Regia Guardia di Finanza di Buttrio, dopo l’8 settembre 1943 continuava la sua attività di vigilanza presso un magazzino di viveri e foraggi sito in Udine, opponendosi ai tentativi di razzie messi in atto sia dai tedeschi che dagli sloveni. Unitosi fiduciosamente ad una formazione partigiana slovena, con l’inganno venne condotto, insieme ad altri commilitoni, in zone impervie, ove fu trucidato. Chiaro esempio di amor patrio e di senso dell’onore, spinti fino all’estremo sacrificio. 25-26 aprile 1945 – Canebola di Faedis».
Il Comune di Decimomannu, proprio nei giorni in cui ricorre l’anniversario della sua scomparsa, ha deciso di ricordarne il sacrificio, intitolandogli una via: il sindaco Anna Paola Marongiu ed il generale Bruno Bartoloni, comandante regionale della Guardia di finanza, ed, accompagnati dagli inni della banda musicale della Brigata Sassari, hanno scoperto la targa in memoria. La cerimonia religiosa, svolta nella parrocchia di Sant’Antonio Abate, è stata officiata dal cappellano militare delle Fiamme gialle, don Gianmario Piga. (red)
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