La tradizione sarda possiede una straordinaria varietà di pane ed è uno dei prodotti più richiesti nel mercato internazionale: un settore che oggi affronta delle difficoltà per la concorrenza di prodotti surgelati meno costosi e a causa del fenomeno dell’abusivismo.
Di questi problemi ha parlato l’assessore regionale del Commercio, Barbara Argiolas, presentando il nuovo marchio e linea grafica per produttori e rivendite a tutela della panificazione e delle tipologie da forno tipiche dell’Isola.
“Un marchio grafico semplice, riconoscibile, contemporaneo ma con un forte richiamo alla tradizione – spiega Argiolas – che identificherà in modo chiaro i produttori di pane fresco della Sardegna e aiuterà i consumatori a trovare un prodotto sano, fresco e di qualità”.
Il marchio è stato creato da Stefano Asili, vincitore del concorso di idee bandito dall’Assessorato lo scorso ottobre, che ha coinvolto 65 grafici: il marchio è composto da due spighe che si intersecano e compongono l’immagine della Sardegna all’interno di un cerchio, con un segno grafico che riprende espressioni artistiche antiche e contemporanee. Il marchio, di proprietà della Regione, può essere richiesto attraverso lo Sportello unico per le attività produttive e potrà essere visibile nelle sedi di produzione e vendita e nei sacchetti o confezioni varie. Inoltre, potrà essere revocato nel momento in cui vengano riscontrate violazioni durante controlli di Assl e Comuni. Una novità che rientra nelle iniziative previste dalla legge n.4 del 2016: l’articolo 7 prevedeva una campagna di comunicazione mirata a famiglie e giovani per incentivare l’acquisto e il consumo di pane fresco, garantendo qualità e sicurezza.
“Grazie allo stanziamento di 200mila euro previsto dalla nuova Finanziaria – conclude l’Assessore – la Regione vuole continuare l’opera di tutela, rilancio e valorizzazione di una delle nostre produzioni agroalimentare più autentiche e legate al nostro vivere quotidiano, ma anche più minacciate dalla crescita dell’offerta di pane surgelato o semilavorato. In questi mesi abbiamo portato avanti un lavoro molto proficuo col tavolo tecnico istituito dalla legge del 2016, al quale prendono parte anche gli esperti delle associazioni di categoria. Obiettivo della Regione per il 2018, nominato ‘Anno del cibo’, è agevolare, assistere e incentivare i produttori locali che intendano accedere al regime delle ‘denominazioni di origine protetta’, delle ‘indicazioni geografiche protette’ e delle specialità tradizionali garantite.”
Martina Corrias
(admaioramedia.it)