Se ne parla da anni, la privatizzazione dell’Arst è stata finora solamente sbandierata da qualche assessore regionale dei Trasporti con l’obiettivo di colpire disservizi e sprechi ed ora sarebbe nuovamente un rischio concreto, ma dall’opposizione Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha già promesso battaglia in Commissione Bilancio durante i lavori per la nuova Finanziaria.
“Un servizio privatizzato farebbe gola a qualche multinazionale esterna alla Sardegna, concentrando risorse e mezzi solo intorno alle grandi aree metropolitane e lasciando ancor più isolati i piccoli centri e le zone interne – ha evidenziato – Perciò, nessuna privatizzazione e immediata creazione di un bacino unico regionale che garantisca il servizio pubblico su tutto il territorio, dai grandi centri alle zone più interne. Sono da individuare quanto prima le risorse per garantire un servizio dignitoso all’utenza, l’efficienza dell’azienda e il lavoro ai suoi dipendenti”.
Un bacino unico regionale che racchiude tutta la Sardegna avrebbe un’utenza virtuale di un milione e mezzo di abitanti: “Garantirebbe – ha spiegato Truzzu – un reale risparmio per la razionalizzazione dei servizi amministrativi e delle infrastrutture e renderebbe più fluida la gestione delle risorse umane e dei mezzi. Serve che già nella stesura della Finanziaria siano previsti fondi ad hoc che scongiurino qualsiasi ipotesi di privatizzazione dell’Arst e la mantengano una società in house della Regione, per garantire l’acquisto di nuovi mezzi che siano in grado di migliorare la qualità del servizio reso ai cittadini. Un servizio capace di preservare la sua funzione pubblica e i collegamenti interni dell’Isola, anche al di là di ogni ragionamento esclusivamente basato su un mero calcolo economicistico”. (red)
(admaioramedia.it)