IMMIGRAZIONE, Protocolli e progetti, ora corso per tutori minori. Opposizione: “Sardi sempre più poveri e Giunta destina risorse ai migranti”

La Giunta Pigliaru prosegue il suo programma di gestione del fenomeno dell’immigrazione secondo il criterio dell’accoglienza diffusa con provvedimenti di finanziamento, protocolli, incontri nelle scuole e corsi.

Dopo l’approvazione del Piano regionale per l’immigrazione 2017, che si occupa dalla tutela della salute dei richiedenti protezione internazionale fino all’integrazione ed alla loro formazione, anche con il rafforzamento della rete Sprar; la Regione ha firmato due protocolli con gli obiettivi di perfezionare il modello di accoglienza e di favorire progetti di volontariato sociale per gli immigrati. Intanto, l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, sta proseguendo gli incontri con gli studenti (e rappresentanti egli enti locali) per promuovere la politica dell’Esecutivo sui vari temi che riguardano l’accoglienza, compresa la realizzazione del Cpr a Macomer.

Inoltre, nei giorni scorsi, è partito un corso per 50 tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, figure essenziali nel quadro dell’assistenza e del sostegno ai giovani immigrati che vivono in Sardegna: “La Regione – ha spiegato l’assessore Spanu – sostiene direttamente progetti di inserimento dei minori non accompagnati nelle comunità che li ospitano e in particolare nel mondo dell’istruzione. Vogliamo avviare un confronto con l’Ufficio scolastico regionale per superare tutti gli ostacoli burocratici che spesso impediscono il loro ingresso nel contesto scolastico. Inoltre stiamo intensificando gli sforzi per garantire a tutti i minori stranieri non accompagnati, che hanno raggiunto la Sardegna al termine di viaggi drammatici di vivere in strutture a loro esclusivamente destinate”. Fino al 31 settembre, in Sardegna risultano 830 minori, che vivono prevalentemente tra Cagliari (317) e Sassari (207). La maggior parte sono maschi (96.4%), tra i 14 e i 17 anni (95%) e provengono da Gambia (15,9%), Guinea (12,4%), Nigeria (10,4%), Bangladesh (9,6%) e Costa d’Avorio (9,3).

Proseguono le proteste dai banchi dell’opposizione per un’attenzione, che, secondo il centrodestra, risulta spropositata rispetto ai problemi dell’Isola: “Regione dimentica i giovani disoccupati sardi per i progetti sui migranti – ha commentato il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu – Si pensi solo alla mancata erogazione dei finanziamenti per i futuri imprenditori agricoli, con speranze che svaniscono per gli under 40. Non mettiamo in dubbio le finalità di integrazione dei richiedenti asilo, che possono essere coinvolti nei programmi attuati a Cargeghe, Valledoria, Iglesias e Cagliari, ma pensiamo che i fondi vadano destinati ai ragazzi isolani in cerca di occupazione. L’attenzione della giunta Pigliaru sia rivolta unicamente alla situazione di povertà dei richiedenti asilo, con molte famiglie sarde che rischiano l’esclusione sociale ed i centri d’ascolto che faticano a venire incontro alle crescenti richieste dei nuovi poveri”.

Per Edoardo Tocco di Forza Italia, si tratta di un “impiego di risorse economiche spaventoso, destinato a finire nel festival del nulla. Mentre dal rapporto Svimez rimbalzano dati che condannano la Sardegna come ultima Regione del mezzogiorno, con un’economia che procede a rilento, la giunta Pigliaru non attua misure per contrastare la disoccupazione giovanile e le problematiche delle famiglie sarde ma vara un Piano regionale articolato per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati, ovvero anche quelli dei clandestini. La Giunta sarda pensa di trovare un nuovo bacino elettorale, intanto il sistema di accoglienza in Sardegna è messo sotto forte pressione ed i centri che ospitano i profughi in Sardegna sono ormai al collasso, senza una strategia che metta fine a questa invasione. Una disparità di trattamento inaccettabile con una situazione di povertà sempre più stringente per i cittadini isolani e interventi di supporto ai profughi”. (red)

(admaioramedia.it)

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