Nonostante le ripetute segnalazioni sulla stampa (su Ad Maiora Media ne abbiamo parlato lo scorso 17 settembre), ed anche da parte di alcuni politici, della pagina Facebook “HaRaGa Dz” che funge da ‘tour operator’ degli algerini che abbandonano il proprio paese ed arrivano clandestinamente anche in Sardegna, lo spazio sul social è ancora attivo ed ha anche aumentato i propri fan, che ora sono oltre 80.000.
La direzione di Facebook, solitamente solerte a rimuovere pagine e profili solo perché a suo avviso non ‘politicamente corretti’, finora non ha preso alcun provvedimento. Il sospetto è che dietro la pagina ci possa essere la ‘longa manus’ di chi organizza i viaggi dei barchini che arrivano sopratutto nelle coste del Sulcis o comunque di chi è perfettamente a conoscenza delle persone che muovono le fila del traffico. Infatti, è in grado di pubblicare foto e video dei tanti algerini che partono dalle coste nordafricane in cerca di fortuna, ma troppo spesso finiscono nelle fila della delinquenza.
Proprio in questi giorni, in coincidenza con le decine di barchini arrivati nell’Isola, che hanno trasportato 355 algerini (in tutto nel 2017 si è superata quota 1.200, già oltre il dato del 2016), sono aumentati i post di coloro che ce l’hanno fatta e si mostrano mentre festeggiano.
In verità, alcune foto (come quella che pubblichiamo in copertina) non sono esattamente dei messaggi di pace (in primo piano una mano che impugna un coltello) e non rassicurano i cittadini delle comunità (sopratutto Cagliari) che per alcune settimana sono comunque costrette a convivere con questi ospiti clandestini, che, seppure vengano regolarmente invitati (con un semplice foglio di espulsione) a lasciare l’Italia, restano liberi di decidere come e quando perché non esiste alcun controllo. Perciò, la cronaca nera di questi ultimi mesi li vede spesso protagonisti.
E’ evidente che l’aumento degli sbarchi degli algerini in Sardegna stia creando grossi problemi alle Istituzioni, non solo di ordine pubblico. Infatti, nonostante il totale menefreghismo verso la Sardegna del Governo nazionale, c’è stato il viaggio del ministro Minniti in Algeria, fortemente preoccupato che, dopo la diminuzione degli arrivi dalle spiagge libiche, sia proprio la collaudata costa algerina (come denunciato, già da più di un anno, da Arianna Obinu, esperta di migrazioni, proprio su Ad Maiora Media) a diventare la principale base di partenza per gli immigrati di tutta l’Africa. In verità, ci sono state anche due lettere di ‘pacata’ protesta del presidente Pigliaru, ma l’unica risposta che è arrivata da Roma è stata: sbrigatevi ad aprire il Cpr (Centro permanenza e rimpatrio) nella struttura dell’ex carcere di Macomer. (fm)
(admaioramedia.it)
3 Comments
Anna Maria Marras
Visitate la pagina, è allucinante!
Renato Spolitu
I tempi sono maturi ….e ora di respingerli con ogni mezzo !!!!
Pietro Pani Pisu
Questi qui ce lo stiamo mettendo in casa nostra…se non facciamo niente è la fine per noi…Se aspettiamo pigliaru siamo spacciati