Fine settimana all’insegna della valorizzazione dei prodotti vitivinicoli e agroalimentari ad Atzara, con la prima edizione di “Territori del vino e del gusto”. Ad organizzare l’evento, che si protrarrà da questa sera fino a domenica e vede, con tappe alternate, altri sei comuni isolani aderenti (Baunei, Nuoro, Orosei, Aggius, Sant’Antioco e Cabras) l’Assessorato regionale al turismo supportato dai contributi di Agris, Laore e Amministrazione comunale locale.
Al centro del programma della tre giorni, figurano i vernissage “Antonio Amore. Antologia” e “L’arte della tessitura ad Atzara dal 1890 ad oggi” (oggi alle 18,30 e alle 21,30). Fondamentale anche il ruolo giocato dal percorso enogastronomico e dalle mostre dei prodotti tipici, come “Su pane pintau”, “Is candealaos”, “Sa panesaba froria” (domani dalle 20,00 e dalle 21,30). Immancabile lo spazio dedicato alla cultura e allo spettacolo, con il saggio di fine anno della Scuola civica di musica, il concerto del cantautore nuorese Piero Marras (oggi alle 17 e alle 22), l’animazione musicale itinerante (domani alle 22), ma anche la commedia in lingua sarda “Alba e Pilos” (domenica alle 22). Sarà inoltre l’occasione, per confrontarsi attraverso un dibattito pubblico (domani alle 18) sul turismo enogastronomico come opportunità di sviluppo per i territori rurali.
“Si tratta di un’appuntamento estremamente importante per tutto il territorio – spiega Alessandro Corona, sindaco di Atzara – Sia perché mette in vetrina le migliori realtà vitivinicole del Mandrolisai, sia perchè negli stand espositivi sarà possibile degustare e acquistare le leccornie del comprensorio della nostra Comunità Montana: dai caschettes al torrone, dai salumi al pane, dal formaggio al miele e alle marmellate. E’ un momento di incontro delle eccellenze dei diversi centri limitrofi, che garantirà al turista un percorso esperienziale di assoluta eccellenza, alla scoperta delle genuinità della zona”.
Gli fa eco Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo: “Abbiamo scelto sette centri dalle diverse caratteristiche, per proporre a turisti e sardi, un itinerario inedito di scoperta delle nostre ricchezze. Si mantengono il vino e le sue varie anime, come temi centrali di una rete che sia in grado di ampliare e diversificare l’offerta turistica ponendola a sistema con le produzioni autoctone di eccellenza. Gli obiettivi sono molteplici: rafforzare l’attrattività di borghi e centri storici, creare sinergie territoriali per destagionalizzare l’offerta turistica, promuovere le eccellenze enogastronomiche e artigianali, valorizzare le risorse ambientali, culturali e architettoniche isolane”.
Soddisfatta anche Maria Ibba, direttore generale di Laore Sardegna: “Vogliamo mettere a valore le capacità delle comunità. È un obiettivo ambizioso che si può cogliere solo grazie alla condivisione e partecipazione di tutte le forze presenti: istituzioni, imprenditorialità e associazionismo. Il nostro ente è impegnato da anni in progetti che favoriscono l’integrazione del settore primario e della trasformazione agroalimentare con il settore turistico. Accoglienza in senso ampio e valorizzazione di tutte le risorse circondariali.”
Giorgio Ignazio Onano
(admaioramedia.it)