La gravemente deficitaria gestione delle terribili giornate di maltempo che hanno funestato la Sardegna avrà uno strascico anche in Consiglio regionale. L’opposizione compatta ha presentato una richiesta ufficiale di dimissioni per l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, e la revoca dell’incarico al direttore generale della Protezione civile, Graziano Nudda. Oltre alla mozione di sfiducia è stata presentata anche la richiesta di istituzione di una commissione di inchiesta regionale sul funzionamento della Protezione civile in Sardegna.
Troppi gli errori nelle previsioni ed una gestione inadeguata delle emergenze: “Le responsabilità politiche sono ben chiare ed evidenti – ha detto Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia – Fortunatamente non ci sono state vittime, ma questa situazione non deve ripetersi più. Perciò, abbiamo deciso unitariamente di prendere queste due iniziative politiche. Se non arrivano le dimissioni, chiediamo al presidente Pigliaru di revocare la delega all’Assessore per totale inadeguatezza ed assoluta incapacità nell’affrontare l’emergenza. Stessa sorte per il responsabile della Protezione civile, colpevole di negligenze gravi”. Per Michele Cossa dei Riformatori, “il comportamento della Protezione civile è costantemente inadeguato, la logica non sembra quella della sicurezza, ma dello scansare le responsabilità, scaricandole sui sindaci, costretti ad interpretarne i comunicati”.
Accuse all’assessore Spanu ribadite anche da Gigi Rubiu dell’Udc (“Sta navigando a vista, causando danni pesanti all’economia dell’Isola, e non solo per quanto riguarda la gestione approssimativa del maltempo”), da Angelo Carta del Psdaz (“Hanno lasciato soli i sindaci ad affrontare l’emergenza”) e da Paolo Truzzu di Fratelli d’Italia, che, dopo aver ringraziato gli operatori ed i volontari che si sono prodigati in queste giornate difficili, ha evidenziato che c’è “un grave problema di vertice, sia in Assessorato che alla Protezione civile, ed i massimi responsabili non possono restare al loro posto, sono un pericolo per la comunità. Non solo hanno sbagliato nella prevenzione e nell’intervento, ma hanno cercato di ribaltare la responsabilità sugli amministratori locali, che hanno fatto di tutto per rimediare alle loro insufficienze. Un fatto che per un funzionario pubblico è gravissimo”. (red)
(admaioramedia.it)