Nei giorni scorsi, in un post sulla sua pagina di Facebook, Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, aveva raccontato di una riunione, organizzata a Sassari coi vertici delle aziende sanitarie e dell’annuncio fatto dal commissario della sanità sarda, Fulvio Moirano, di chiudere gli ospedali di Alghero, Ozieri, San Gavino, Sorgono e tutti i cosiddetti ospedali di prossimità, con conseguente, ha aggiunto l’esponente azzurro, “deportazione di tutto il personale degli ospedali sui servizi territoriali: il Commissario ha commissariato la Giunta”.
Notizia che era stata smentita ufficialmente della Regione, con riferimento, però, solo “alla decisione di chiudere alcuni ospedali del Sassarese” perché “né dal direttore generale della Asl di Sassari, Moirano, né dalla Giunta o dall’Assessorato della Sanità sono mai arrivate tali affermazioni e indicazioni”. Lasciando in vita i dubbi sulle altre strutture sanitarie citate dall’ex Governatore.
Infatti, alla richiesta di chiarimenti sull’ospedale del suo territorio, sempre su Facebook, da parte di un cittadino di San Gavino, il profilo ufficiale della Regione chiariva che “ci sono finanziamenti per il nuovo ospedale di San Gavino, un bando di gara, e, nella Rete ospedaliera, viene indicato come riferimento di I livello. Non c’è, quindi, alcuna intenzione di chiuderlo, ma di potenziarlo”.
Ma Cappellacci non si è arreso ed ha confermato le informazioni ricevute, incalzando i vertici di viale Trento: “A distanza di giorni non esiste una presa di posizione ufficiale della Giunta. E soprattutto nessuno ha mai smentito che si sia svolta una riunione in quel di Sassari con i vertici della sanità sarda. Se, secondo loro, i contenuti non sono quelli che abbiamo rivelato noi, perché non dicono cosa hanno detto in quella sede? Attendiamo con curiosità e preoccupazione per il silenzio inusuale di una Giunta regionale, che in questi tre anni ha mandato dozzine di comunicati stampa anche per contrabbandare gli starnuti degli assessori come svolte politiche epocali. Non vorremmo che i ‘baroni’ di Pigliaru stessero solo pensando a dire ‘ottimizzazione’ o ‘razionalizzazione’ al posto di chiusura, perché i sardi non si fanno prendere in giro dai giochi di parole. O forse l’unica bufala è il fatto che esistano una giunta regionale ed un presidente”. (red)
(admaioramedia.it)