Una scritta con vernice rossa (“Assassini”) ha deturpato la lapide che a Cagliari, nel Parco “Martiri delle Foibe” in via San Lucifero, ricorda gli Italiani che hanno vissuto quella tragedia nel confine orientale italiano: tra il 1943 ed il 1945, oltre 10mila italiani furono trucidati barbaramente e gettati all’interno delle cavità carsiche nel nome di una pulizia etnica attuata nei confronti degli Italiani. Premessa dell’esodo di 350mila italiani costretti all’esilio dalle loro terre, Istria, Fiume e Dalmazia, per sfuggire alla repressione dei partigiani comunisti del Maresciallo Tito. Italiani che per decenni hanno vissuto sparsi nei campi profughi in tutto il territorio nazionale, alcuni dei quali trovarono ospitalità anche in Sardegna, in particolare a Fertilia. Il Parco fu dedicato a questa tragica pagina della storia italiana nel 2000, dopo la raccolta di firme organizzata dall’associazione culturale Vico San Lucifero, che sollecitò l’Amministrazione comunale.
Lo ha denunciato Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, ricordando che si tratta dell’ennesimo atto di vandalismo “ad opera dei soliti noti dalla chiara matrice politica. Questa volta, i coraggiosi, se la prendono con la lapide che ricorda i Martiri delle Foibe, situato nel Parco intitolato anch’esso ai nostri connazionali vittime dell’immane tragedia. Assistiamo oramai da troppo tempo a questi scempi che rimangono impuniti, nel silenzio delle Istituzioni che non sono non spendono una parola di condanna ma nemmeno mettono in campo azioni atte a scoprire e punire i colpevoli”.
“Non avere rispetto per i morti è un atto vile – ha aggiunto Deidda – Se di tratta poi di una tragedia nazionale, dovrebbe ricevere unanime condanna. Cagliari è diventata una città in cui qualcuno si sente autorizzato a fare quello che vuole, mettendo addirittura la firma chiara ed evidente. A noi non ci resta che denunciare e lo faremo in tutte le sedi e coi nostri rappresentanti in Comune e nel Consiglio regionale: nel Capoluogo i vandali agiscano indisturbati ai danni di tutta la comunità. Denunceremo il silenzio e l’immobilismo delle Istituzioni”. (red)
(admaioramedia.it)