Nel caos morettianamente calmo che attraversa il Pd sardo, il pendolo continua ad oscillare senza una direzione precisa, ma non per questo senza novità. La direzione sembra quella del governatore Pigliaru che sta consolidando i suoi buoni rapporti col gruppo in Consiglio regionale, dal quale viene abbastanza ricambiato. E tuttavia gli scossoni non mancano su altri fronti.
La Giunta, per esempio, ha improvvisamente deciso di disinvestire sul nuovo impianto di smaltimento di rifiuti di Tossilo (Macomer), che tanto stava a cuore all'assessore Maninchedda. E subito il partito del Prof si è messo di traverso votando contro il provvedimento di salvataggio ‘bipartisan’ della fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, cosa andata di traverso anche al Sdl (Sovranità, democrazia e lavoro) di Roberto Desini, ma, nel suo caso, forse più per questioni territoriali. La lettura di questi due fatti, in qualche modo, divide le strade di Pigliaru e Maninchedda, uomini di governo che hanno messo a frutto i pessimi rapporti con Soru. Nella prima parte della legislatura sono stati i pilastri sia dell'Esecutivo che della maggioranza; ora ovviamente il più debole è Maninchedda che (Tossilo a parte) dopo una partenza sprint segna il passo.
Nella penuria di leader e di idee emerge la figura di Franco Sabatini, esponente dem della lontana Ogliastra, che si è inventato una specie di percorso ad ostacoli che, in caso di vittoria, dovrebbe disinnescare la bomba della stangata Irpef ed Irap. Gli altri stanno a guardare, col cinismo che da sempre accompagna la politica: se Sabatini ce la fa vincono tutti, se perde la sconfitta è solo sua. A proposito di cinismo, il caos calmo di Moretti è ricordato da molti per una 'penetrazione' molto particolare. Il soggetto passivo c'è, per quello attivo forse basteranno pochi giorni.
SardoSono
(admaioramedia.it)
3 Comments
Bianca Maria Rosaria Balata
Bianca Maria Rosaria Balata liked this on Facebook.
Sandro Sunda
Sandro Sunda liked this on Facebook.
Rosalba Serra
Rosalba Serra liked this on Facebook.