Per favore, ritorniamo alla tradizione. Il nuovo che avanza impone scelte, anche stupide, che non andrebbero condivise. Ma il nuovo non può, in nome di una semplice scelta grafica, ribaltare la storia. Lo ha fatto il Consiglio regionale, da tempo fucina di idee innovative e prive di alcun contenuto, approvando una illogica ed antistorica proposta di legge, primo firmatario Marco Fabrizio Tunis, che ha cambiato verso ai quattro re mori che, da secoli, caratterizzavano la nostra bandiera.
Ora quei signori, ai quali bisognerebbe riportare la benda sulla fronte (simbolo di regalità) togliendogliela dagli occhi, dove l’ha fatta calare qualche inavvertito copiatore dell’Ottocento, guardano verso il passato, dalla parte opposta dell’asta (credo in termine tecnico si chiami inferitura), verso la quale guardano le figure rivolte al domani. La ragione di una così infelice scelta? “La bandiera della Sardegna è troppo simile allo stemma del Psd’az, il Partito sardo d’azione, e può ingenerare confusione durante le consultazioni elettorali”. Ma benedetto Marco Fabrizio, e soci, il simbolo tradizionale del sardismo non è altro che la bandiera della Sardegna, allora vessillo e stemma, listato a lutto perché, dopo la Grande guerra, i padri del Sardismo (Lussu, Bellieni e gli altri grandi di allora) volevano protestare perché i diritti, le aspirazioni, le attese dei Sardi erano stati ‘traditi’ dal governo centrale (anche questa una storia vecchia e rivista).
Allora, per non fare propaganda indiretta ad una forza politica, si stravolge il senso della storia e della tradizione? Ma per favore. Il fatto è che questa scelta è stata entusiasticamente sposata dal grande stratega manager-comunicativo-democratico-imprenditore Soru, che ha immediatamente fatto rinnovare, col simbolo ribaltato, tutta la ‘carta’ ufficiale regionale; mentre il Consiglio regionale, in forza della legge costituzionale che fissa i caratteri grafici dello stemma della Sardegna, e del Consiglio, continua a mostrare i mori che guardano a sinistra (di chi legge).
Ora è una corsa al ribaltamento: il Cagliari, in prima fila, si è uniformato; mentre una nota birra sarda e, specialmente, la Brigata Sassari, la Dinamo, l’Amsicora e tante altre squadre e componenti della società isolana, nei loro siti e sulle loro maglie continuano a mostrare i 4 mori, ai quali siamo legatissimi e consideriamo parte essenziale della nostra storia, cultura e tradizione, che guardano, con orgoglio e fiducia, ‘verso il futuro’.
Cochise
(admaioramedia.it)
6 Comments
Nicola Puddu
Nicola Puddu liked this on Facebook.
Cristina Albu
Cristina Albu liked this on Facebook.
Anna Lucia Puddu
Anna Lucia Puddu liked this on Facebook.
Luisa Saiu
Luisa Saiu liked this on Facebook.
Pietro Pisano
Pietro Pisano liked this on Facebook.
Marco Trunconi
Marco Trunconi liked this on Facebook.