Nella polemica sulla lotta alla peste suina, scaturita dall’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco di Desulo, Gigi Littarru, interviene Alessandro De Martini, direttore generale della Presidenza della Regione e responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Peste suina africana (Psa) per far conoscere, nel silenzio del presidente Pigliaru e dell’assessore dell’Agricoltura Falchi, la posizione ufficiale di viale Trento ed attacca i politici che, nei giorni scorsi, si sono schierati in difesa del primo cittadino.
“Spiace che rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali affrontino una materia così delicata, come la lotta alla peste suina africana, senza conoscere le norme o ascoltando solo una versione dei fatti – ha scritto nella nota diffusa – La legge in materia di sanità animale è chiarissima e non ammette eccezioni: è il sindaco l’autorità sanitaria chiamata a intervenire in caso di focolaio di Psa. Nessuno può farlo al suo posto senza commettere un abuso”. Poi, ha ricordato che la legge regionale 34, voluta dalla Giunta Pigliaru, approvata da maggioranza e opposizione in Consiglio regionale, avrebbe “risolto alla radice il problema degli abbattimenti dei suini allevati illegalmente da parte di soggetti ignoti. Niente è stato previsto, perché mai nessun sindaco ha manifestato problemi in tal senso, quando si tratta di abbattere suini di allevamenti regolari i cui proprietari sono noti”.
Sul ‘caso Desulo’, che ha definito “spiacevole”, De Martini ritiene che riguardi “compiti ordinari dell’autorità sanitaria locale su cui la magistratura sta vagliando fatti e circostanze e sulle quali non è opportuno fare ulteriori valutazioni”. Però, ha aggiunto, “il dialogo con i sindaci è sempre aperto. Il dialogo è necessario, auspicato e ricercato. Ma il rispetto delle leggi non può essere messo in discussione”.
Precisazioni che non sono piaciute granché al sindaco Littarru, tanto da lanciare un’ipotesi che cala sulla vicenda come un enorme masso: “Non penso che tra i compiti della Regione rientri anche quello di denunciare i Sindaci. Comincio a pensare che si tratta di una vendetta covata a lungo…. Riusciamo a tenere una posizione seria, oppure devo andare dai carabinieri e tutelare la mia dignità di Sindaco e sopratutto di cittadino? Chiediamoci piuttosto che cos’è l’Unità di progetto, da chi è composta e quanto costa alle casse della Regione e quindi ai cittadini. Così, giusto per capire, perché se mi danno un budget di 500mila euro risolvo il problema peste suina a Desulo, mi fanno una statua e mi faccio eleggere consigliere regionale”.
Puntuale la risposta del deputato Mauro Pili: “Maiali, codardi e vigliacchi. Il Presidente della Regione ha scelto di nascondersi dietro il responsabile dell’unità di missione per la peste suina africana. Non solo, vigliaccamente, ha fatto denunciare il sindaco di Desulo, ma continua a nascondersi dietro un funzionario che, guarda caso, è proprio il direttore generale della Presidenza della Regione. Questo illuminato funzionario sostiene che il sottoscritto non conosca le norme e che la competenza per quell’ordinanza spettava al Sindaco. Siamo all’ignoranza senza confini di chi pur di servire il padrone è disposto a gettare un sindaco dietro le sbarre raccontando balle e fornendo interpretazioni delle norme da dilettante allo sbaraglio”.
Al fianco di Littarru si è schierato anche Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale: “La Giunta metta da parte inutili esibizioni spettacolari, finte soluzioni che causano un ‘effetto rigetto’, e dialoghi con le comunità, in particolare con i sindaci che vengono lasciati soli il giorno dopo gli show con task force chiamate a svolgere un ruolo improprio e mortificante. L’esecutivo non può stare nascosto dietro i formalismi della burocrazia”. (red)
(admaioramedia.it)
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fgiuliani87
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