La Costituzione è nata vecchia, frutto dei tanti compromessi tra i cattolici ed i comunisti, che dominavano la scena politica alla fine della Seconda guerra. Gli altri: i liberali, i socialisti, gli azionisti, i monarchici e tutti i rappresentanti delle diverse forze politiche hanno cercato di infilarci anche le loro idee, ed in piccola parte ci sono riusciti. Ma una profonda rivisitazione, in chiave liberale e democratica, era ed è necessaria.
Ma ora siamo in mano a pifferai ed improvvisatori, che non sanno neanche di cosa parlano. Il deficit pubblico ci strangola, uccide le nostre speranze per un futuro migliore? Bene, questi fanno le riforme e ti ammazzano con nuove tasse, con i tagli ai servizi, con vincoli ed imposizioni che trasformano il Paese in un grande Soviet.
Signori si cambia. Via le Regioni; fuori dai piedi giunte e consigli regionali, che non servono a niente (Pigliaru ed i suoi sono in sella da quanto tempo? E' cambiato qualcosa per la Sardegna?) e costano un occhio. Prevediamo un ente intermedio tra i Comuni e lo Stato, una cinquantina di province che non hanno potestà legislativa e non possono sperperare i nostri soldi, perché hanno una ridotta autonomia finanziaria, tutti gli altri enti fuori dai piedi. E richiamiamo lo Stato ai suoi doveri. Riduciamo i costi della politica (altro ritornello troppo ripetuto); bene, i deputati diventano 400, bastano ed avanzano, i senatori 100, più che sufficienti. Ma tutti devono essere scelti dagli elettori, con le preferenze o i collegi uninominali, e devono rispondere, oltre che alla loro coscienza, se ne hanno una, ai cittadini che li hanno scelti.
Per Camera e Senato, poi, si prevedono compiti diversi, ma certamente i due rami del Parlamento possono, e devono, controllarsi a vicenda. Altrimenti gli abusi, gli sprechi, le imposizioni ed i ricatti non finiranno mai. Ed i cittadini continueranno a subire, senza potersi difendere e mandare a casa gli incapaci, i corrotti, gli imbroglioni.
Cochise
(admaioramedia.it)
One Comment
Romano
Il partito o la coalizione che attuerà questo programma, credo desiderato di milioni di italiani, riceverà il mio voto e, ne sono certo, di chi è stufo di tanta, troppa gente che fa della politica un mestiere a spese del popolo. Forza Paris!