Manca poco più di un mese dal periodi di tradizionale svolgimento a Cagliari della Fiera Internazionale della Sardegna, ma ad oggi nessuno è in grado di scommettere sulla realizzazione dell’edizione 2017, 69esima della storia fieristica cagliaritana ed i padiglioni di viale Diaz rischiano di restare desolatamente vuoti.
“La Fiera ha accompagnato per quasi settant’anni la ricostruzione della nostra Isola, rappresentando il fiore all’occhiello della nostra impresa e la sua vetrina sul mondo – ha evidenziato il deputato dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico per chiedere un intervento urgente sulle istituzioni locali – Non può morire nell’indifferenza distratta e complice delle amministrazioni sarde. Sarebbe uno sfregio al ruolo che ha avuto per l’Isola, uno schiaffo alle risorse umane che vi lavorano e attendono di conoscere il proprio destino, una condanna all’abbandono per i dodici ettari della Fiera, 50mila metri quadri coperti a cento metri dal mare, che oggi possono rappresentare una straordinaria scommessa per il rilancio economico di una città che è alla canna del gas della sopravvivenza”.
“La Fiera di Cagliari non può essere un problema da scaricare sulle spalle della Camera di Commercio – ha aggiunto Vargiu – Anche il Comune e la Regione sono chiamate ad assumersi tutte le loro responsabilità perché le risorse del quartiere fieristico possano essere usate pensando in grande, accendendo un dibattito sul futuro che coinvolga tutti i cagliaritani, per dare progetto e identità ad una città che sembra invece rassegnata ad una lenta agonia, nel grigiore quotidiano”.
Allarme condiviso anche dal consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco: “Si corre il rischio che la prossima edizione non si possa celebrare, considerato che ancora non c’è la certezza delle risorse. La Fiera rappresenta da anni per la Sardegna un importante vetrina per il commercio, l’artigianato e l’industria regionale, oltre a produrre una grossa opportunità di affari per molteplici aziende espositrici nazionali ed internazionali. Senza poi dimenticare il fondamentale veicolo dal punto di vista turistico per la città e l’Isola”.
Preannunciando un’interrogazione consiliare alla Giunta Pigliaru, l’esponente azzurro ha ribadito che “la scelta di sopprimere l’ente si sia rivelata negativa, sbagliata e drammatica, che si riflette sull’incertezza per lo svolgimento degli eventi ed il percorso lavorativo dei dipendenti inglobati nell’azienda. La Regione risolva la situazione, assicurando lo svolgimento di una rassegna unica, dal punto di vista produttivo, a livello internazionale”. (red)
(admaioramedia.it)