Non dev’essere facile per Arrigo Miglio, il soggiorno a Cagliari. L’ultima, per ora, tegola ad essergli piovuta in capo – la presunta adesione di un suo sacerdote alla massoneria – rende bene l’idea delle caratteristiche richieste a chi voglia farsi nominare arcivescovo della diocesi più grande della Sardegna. Gli aspiranti al soglio che fu di San Lucifero, che già affilano le armi perché tra meno di un anno – salvo accelerazioni – si cambia, sono avvisati. Sono mesi di tormenti, per il vescovo piemontese. E sono tanti gli imbarazzi seminati dalle ultime vicende che lo vedono protagonista: “Chiedo perdono per quell’omelia”, era stato costretto a scrivere in riferimento all’ardire di don Massimiliano Pusceddu, ex parroco di Vallermosa, capace di richiamare con nettezza il pensiero di San Paolo sull’omosessualità, contrario al ‘politicamente corretto’ così in voga oggi. Et voilà un parroco, già rimosso, ridotto pure al silenzio.
Un anno fa don Arrigo aveva rimosso da Gesico e ‘sospeso’ (significa divieto di dire messa in pubblico) don Luca Pretta, inseguito da un’indagine giudiziaria rivelatasi un bluff per la magistratura, tanto da indurre il Pm a chiedere l’archiviazione, tuttora non sufficiente per il vescovo Miglio a ridare dignità e parrocchia sottratta all’incolpevole parroco. Destino simile a quello di don Alberto Pala, ‘rimosso’ poco prima dalla Cattedrale per mano del vescovo in una vicenda mai chiarita, fatta di dicerie, malattie diplomatiche e ricorsi in Vaticano. Pala è di nuovo serafico in Duomo: nessuno ha mai chiarito fino in fondo. Di questi giorni è la nuova puntata della saga: un quotidiano scopre la presunta affiliazione alla massoneria del parroco di Mandas, don Giancarlo Dessì, che aveva già annunciato l’addio ai suoi fedeli senza precisarne i motivi. Dan Brown gli fa un baffo, a questo groviglio di vipere. L’aspetto più inquietante della vicenda è un verbale – citato da “L’Unione Sarda” – che riporta alcune dichiarazioni spontanee di monsignor Miglio, in cui il presule – dieci giorni dopo l’arresto di don Pascal Manca, tuttora sotto processo per presunta pedofilia (il processo è alle viste) – si affretta a spiegare a carabinieri e magistrati di aver informato il Vaticano delle losche vicende sopra riportate, e aggiunge di non aver ricevuto risposta dai Sacri Palazzi. Ora delle due l’una: o Miglio ha ragione, e allora gli scandali sono stati ‘tollerati’ dall’entourage del Papa (così attento in altre zone del pianeta e rapido a rimuovere i vescovi che hanno coperto gli abusi); oppure ha torto, e il Vaticano non è stato informato a suo tempo. Sono in molti, in Diocesi, ad attendere reazioni: stavolta si tratta di un verbale, inopinatamente fatto uscire da una manina da un’inchiesta che Miglio sperava certamente restasse segreto. Troppi però i preti coinvolti: si parlava di Pala, Pretta e Manca. Troppe le bocche da cucire, in sostanza. Sullo sfondo, resta pure l’inchiesta sul traffico di abiti usati marchiato Caritas, ancora avvolto nelle nebbie.
Inutile dire che, anche stavolta, il silenzio regna sovrano in Diocesi, tra fedeli attoniti e sacerdoti disorientati, che sperano in un pronunciamento sui nuovi casi e si chiedono se il Vaticano davvero sapesse quanto stava accadendo a Cagliari: il vescovo è stato lasciato solo dalle alte sfere, vicine ad un pontefice quanto mai duro e risoluto con i casi di pedofilia? Inutile attendersi qualche riga di chiarimento, un comunicato ufficiale, un’intervista. In Curia probabilmente pensano sia meglio lasciare i fedeli in balìa dei propri pensieri, delle illazioni più strane, degli scenari più cupi raccontati a destra e a manca da gole profonde improvvisate. Sorprende, infine, il mutismo dei cosiddetti ‘intellettuali d’area’: quegli stessi che tanto se la presero con monsignor Mani per la certamente improvvida rimozione di don Mario Cugusi da Sant’Eulalia, stavolta tacciono. Gli artefici di una ribellione che rimbalzò sulle cronache dell’epoca ora si guardano bene dal rilasciare commenti. Prima di loro ci fu chi aprì un blog contro il vescovo toscano (si chiamava ‘Barabba’), poi nella rivolta di Sant’Eulalia non mancò chi lanciò un sito e un periodico (“Cresia”): la rivolta fu palese e in tanti la ricordano. Servì almeno a fare chiarezza su quanto accadeva nelle segrete stanze. Stavolta no, nonostante non manchino gli argomenti: preti palesemente omofobi (don Pusceddu), presunti pedofili sotto inchiesta (in due casi su tre si sono rivelati fuochi di paglia, ma Miglio li ha ugualmente sanzionati, Pala e Pretta), ora addirittura massoni. Tutto tace, però, nella diocesi di Cagliari: non disturbate il manovratore.
Zaccheo
(admaioramedia.it)
10 Comments
ITnewsCA
ZACCHEO, Una tegola dopo l’altra sul capo di monsignor Miglio – Ad Maiora https://t.co/WBxVwzPPcI #Cagliari #news
Roberto Angius
bellissimo articolo complimenti, assai in linea alla nostra causa mossa nel nome della verità di Cristo: https://www.facebook.com/colorporporaCagliari00/?ref=bookmarks
ITnewsCA
ZACCHEO, Una tegola dopo l’altra sul capo di monsignor Miglio – Ad Maiora https://t.co/rXiCA2BYNy #Cagliari #news
FrancescoBoatto
#DonMassimilianoPuscedduLibero
Ancora brutte notizie dalla diocesi di Cagliari de vescovo mons. Miglio. Mala gestio? https://t.co/fmOOtunm7a
Aldo Manunza
Strano che non abbiate mai parlato del Vescovo Mani e dei soldi spariti !! O siete distratti o si deve pensare altro. Mani faceva comodo a tanti trafficoni,con Miglio la cosa non è più andata avanti. Questo ha spezzato le gambe a molti gruppi e gruppetti “pseudo cattolici” che mungevano bene a quei tempi !!
Roberto Angius
sicuramente tu sei uno di quelli che mangiano oggi grazie a questo vescovo Miglio massone
Sergio Pes
i preti??? bascaramini…
Aldo Manunza
Roberto Angius NO io non ho mangiato mai alla corte di certi personaggi e me ne vanto !! Tu piuttosto, che ti sei sentito parte in causa; quanto hai mangiato ?? Conosco dalle opere fatte chi era uno e chi era l’altro !! Ricorda che MANI fu allontanato dalla Curia, non fu solo un avvicendamento; INFORMATI .
alessandro ghironi
E’ interessante questa tua affermazione. Vorrei saperne di più su Mani allontanato dalla Curia. Grazie.
Chris Chris
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