Percorrendole quotidianamente ci si rende conto di quanto siano sempre più abbandonate a se stesse e vittime del tempo che passa, facendo pensare ad una galassia di incompiute: le arterie viarie barbaricine. Intanto, le Istituzioni statali si mostrano disinteressate, mentre cittadini e Comuni pagano per i continui disagi.
Emblematico il caso di Meana Sardo, dove non conosce sosta la battaglia per completare la strada che dal paese conduce a Polu, località lungo la provinciale 61 bis (Belvì-Atzara). Dopo anni di promesse e rassicurazioni da parte della Provincia di Nuoro (non ultima, l’avvio dell’iter per la realizzazione di un primo lotto), quella che sarebbe dovuta essere un’opera ormai conclusa, resta uno sterrato di pochi chilometri in cui le voragini la fanno da padrone. Pressoché inutili gli interventi di ripristino della viabilità effettuati ai primi del 2000: le intemperie hanno deteriorato in breve tempo il manto sabbioso, riportando la situazione ai nastri di partenza. Nel 2013, il definanziamento provinciale di un progetto di ultimazione da 2,3 milioni di euro (1.150.000 stanziati dalla Regione) e i mancati riscontri alle lettere, che, dal 2015 ad oggi, l’avvocato, incaricato dall’Amministrazione locale di richiedere un rifinanziamento, ha spedito alla Provincia nuorese. Resta il malcontento nel paese barbaricino che, con il completamento del tracciato, vedrebbe notevolmente ridotti i tempi di percorrenza verso la Barbagia di Belvì.
“Stiamo continuando la nostra pressione affinché si sblocchi quanto prima l’attuale fase di stallo. – spiega Angelo Nocco, sindaco di Meana Sardo – Non ne possiamo più di pagare il prezzo della malapolitica provinciale, che con l’ex presidente Deriu prima e con la gestione commissariale di ora, penalizza le zone interne. Un recente incontro, svoltosi tra il sottoscritto e i vertici dell’Assessorato regionale ai Lavori pubblici, ha confermato l’esistenza nelle casse provinciali di 471.000 euro da indirizzare all’opera. Stupisce il fatto, che alle richieste inviate a Nuoro dagli uffici cagliaritani, affinché venisse rimodulato l’accordo di programma stilato nel 1997 tra i due enti, si sia risposto parzialmente. Il Commissario, nonché ex vicepresidente Costantino Tidu, attraverso una delibera dello scorso gennaio, ha difatti reso noto di essere favorevole alla rimodulazione dell’accordo, citando però solamente la quota di finanziamento regionale. Di quella provinciale nessuna traccia. Fa rabbia il fatto che alle ulteriori richieste di allineare correttamente i patti precedentemente assunti, non sia giunta ancora nessuna risposta.”
“Spero – tuona Nocco – non si tratti di una mossa politica volta a togliere una somma che ci spetta secondo atti scritti, destinandola altrove. Sarebbe grave, visto che il contributo provinciale è stato ridotto drasticamente rispetto a 1.150.000 euro previsti originariamente. Non chiediamo l’impossibile, ma bensì rivendichiamo ciò che ci è lecitamente dovuto. Siamo inoltre disponibili, al fine di velocizzare un intoppo decennale, a verificare la possibilità di gestire le fasi progettuali come Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai. La partita è aperta e non intendiamo retrocedere di un solo millimetro. Continueremo a rivendicare i nostri diritti per abbattere un ingiusto isolamento geografico.”
Giorgio Ignazio Onano
(admaioramedia.it)