Il progetto di pedonalizzazione di via Roma a Cagliari ha diviso la città in favorevoli e contrari. I favorevoli spiegano che è bella una piazza sul porto, che è positiva una diminuzione dell’utilizzo delle auto nelle zone centrali della città e che c’è bisogno di uno spazio così proprio in quel punto della città. I contrari appaiono più agguerriti e decisi nel bloccare il progetto di pedonalizzazione definitiva di via Roma, motivando la loro posizione in questo modo: si tratta di una delle strade principali della città e la sua pedonalizzazione causa ancora più traffico nelle altre vie di ingresso e uscita, una pedonalizzazione fatta in questo modo costituisce un’azione monca perché non sono state previste adeguate alternative, il commercio sta risentendo in maniera pesante di questo provvedimento, non ha senso chiudere la strada definitivamente. Entrambi gli schieramenti presentano delle posizioni più o meno condivisibili e più o meno ragionevoli.
Ma siamo sicuri che non ci sia alternativa a questo conflitto? Non dovrebbe essere compito proprio dell’Amministrazione comunale quello di mediare tra posizioni diverse nella tutela e nel raggiungimento del bene comune? Purtroppo questa Giunta sembra specializzata in scelte divisive, che creano contrasti che non fanno bene a nessuno.
Provo a fare delle proposte che tengano assieme le due istanze senza che nessuna venga soverchiata. 1. Creare il ‘sistema delle piazze’, che valorizzi in modo armonioso l’utilizzo delle stesse: piazza Matteotti, piazza del Carmine, piazza Amendola, quartiere Marina, piazza Yenne, corso Vittorio Emanuele, tutti questi luoghi devono diventare parte di un sistema integrato che preveda un utilizzo ragionevole degli spazi pubblici e che ne preveda il rilancio. 2. Installazione di blocchi stradali a scomparsa: abbiamo visto che alle quattro del pomeriggio nessuno usufruisce della pedonalizzazione, mentre la notte in alcune occasioni può essere piacevole l’utilizzo di via Roma pedonale. 3. Coinvolgimento dei commercianti nell’organizzazione di eventi tematici: sabato sera era desolante il contrasto tra la strada affollata e la maggior parte degli esercizi commerciali chiusi, segno di una mancanza di programmazione e di dialogo.
Per fare questo occorre aver presente la differenza che c’è tra una “città turistica” e una “città per i turisti”: la prima valorizza le sue peculiarità intercettando i flussi turistici e creando occasioni occupazionali per i cittadini; la seconda è una città ‘villaggio vacanze’..
Sono decisamente per la prima.
Roberto Mura – Forza Italia
(admaioramedia.it)