Gli alberi a Cagliari non godono di grande considerazione, così come in tante altre città italiane, nonostante diano un fondamentale contributo alla stessa vita delle aree urbane.
Si capitozzano e si tagliano senza problemi, anche per futili motivi. Nei giorni scorsi è accaduto in via Messina, dove tre alberi, fra cui un maestoso e sanissimo fico, sono stati fatti fuori perché disturbavano i passanti (e il progetto immobiliare prossimo venturo). Ma è accaduto anche in via Bacaredda, lungo il muro di cinta dell’ex mobilificio Cao, anch’esso destinato alla solita speculazione edilizia, dove sei alberi sono stati eliminati per far posto al parco-giochi itinerante Matherland. Alberi, stessi giorni, medesimo destino, in una città che ottusamente non capisce la loro importanza.
Un Piano del verde urbano ormai datato e mai approvato definitivamente, assenza di un regolamento per il verde urbano (pubblico e privato), piccolo cabotaggio nella gestione del verde pubblico, pur in presenza di parchi in città (Monte Urpinu, Monte Claro, San Michele) e di aree di grande importanza naturalistica (Molentargius-Saline, Santa Gilla, Sella del Diavolo). Grandi ritardi nella politica del verde urbano, insomma, nonostante la ricchezza ambientale della Città. Come associazione ecologista abbiamo inoltrato una specifica istanza inoltrata (6 maggio 2017) al Sindaco di Cagliari per l’attuazione della legge n.10/2013 sull’incremento del verde pubblico e privato nelle città. Da Cagliari nessuna risposta. Silenzio rotto solo dal rumore delle motoseghe.
Lontano anni luce, per esempio, un regolamento per il verde urbano come quello del Comune di Massa, che impone di piantare almeno un albero ogni qual volta sia necessario tagliarne uno, sia in aree pubbliche che in aree private. E’ ben noto a livello scientifico il fondamentale contributo degli alberi per la qualità ambientale e sanitaria delle nostre città. Gli alberi non solo sottraggono anidride carbonica e forniscono ossigeno all’aria che respiriamo, ma eliminano anche le pericolosissime polvere sottili, specialmente il particolato fine inquinante, generati soprattutto dai sistemi di riscaldamento tradizionali e dal traffico veicolare. Le implicazioni favorevoli sulla salute e sui costi della sanità sono anche più elevate. Sarà nostra cura sollecitare a breve una risposta.
Stefano Deliperi – Gruppo d’Intervento Giuridico
(admaioramedia.it)
One Comment
Rita Noli
La felce maestosa di v.Salvemini (vedi circoscrizione)tagliata di netto…incompetenti e ignoranti..