Ci ha provato fino alla fine, sperando in una soluzione. Che purtroppo non è arrivata. Andrea Mura – noto al mondo della vela fin dal 1992 quando era il randista del Moro di Venezia in Coppa America, ma anche vincitore della Route du rhum, la regata transatlantica in solitario, della Ostar, altra transoceanica dall'Inghilterra agli Stati Uniti e della Quebec-S.Malò – dice basta.
Purtroppo mancano i fondi ed è costretto ad abbandonare, ad un mese dal via, la Vendée globe, la regata in solitario intorno al mondo e mette in vendita la sua barca, Imoca 60, disegnata e costruita appositamente per questa regata. L'annuncio arriva direttamente dal suo management: "Una decisione difficile, conseguente ai tentativi infruttuosi di raccogliere la restante parte dei fondi necessari a supportare il programma sportivo di 4 anni. Nonostante Le Sarde avesse infatti trovato i fondi necessari per la costruzione della barca, non è stato poi possibile individuare un main sponsor in tempo per la preparazione della Transat Jacques Vabre 2015, al via a fine ottobre, regata valida per la qualificazione alla Vendée globe 2016".
Decisione ancora più difficile, considerando che la nuova barca è davvero un gioiello di tecnologia italiana, costruita con tecnologie innovative, e che il Vendée globe è l'Impresa nel mondo della vela, uno straordinario veicolo di comunicazione, senza eguali nel panorama delle regate d'altura in solitario. "C'è amarezza per questo stop, ma la mia indole mi porta a cercare sempre nuove sfide e ho già in mente nuovi traguardi agonistici da raggiungere e record da battere". Due mesi fa, il 9 luglio, Mura aveva denunciato pubblicamente l'abbandono del progetto da parte della Regione, facendo appello ai politici sardi affinché sostenessero l'iniziativa che avrebbe garantito all'isola un ritorno d'immagine pari ad un mondiale di calcio. Una promessa (deliberata) di 300mila euro come contributo istituzionale per la Vendée globe, il giro del mondo in solitario senza scalo e senza assistenza, poi negati. Ma la delibera è stata ritirata. Dopo la protesta, l'assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi, si impegnò per “garantire un adeguato sostegno al turismo attivo attraverso la vela, nell’ambito di un progetto chiamato Isola del vento. Non viene meno l’interesse dell’Amministrazione regionale che dopo il ritiro di Luna Rossa ha comunque dovuto riprogrammare tutte le attività di comunicazione previste attraverso la vela”. Ma nulla è cambiato. Ora l'abbandono e la drastica decisione di vendere l'Imoca, varata appena il 17 agosto scorso.
(admaioramedia.it in collaborazione con Isola 24 Sport)
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