“E’ tempi di equità”, così lo striscione di UniCa 2.0, esposto questa mattina in viale Trento, sotto la sede della Giunta regionale, per chiedere l'innalzamento delle soglie Isee ed Ispe e garantire l'accesso ai bandi per le borse di studio ed alloggio degli Ersu di Cagliari e Sassari nel prossimo anno accademico. Infatti, nonostante il Consiglio regionale abbia deciso nell'ultima Finanziaria di raddoppiare i fondi, “questa importante decisione politica – hanno spiegato gli studenti – rischierebbe di essere del tutto vana se parallelamente non si agisse per allargare la platea degli idonei”.
Il Ministero ha esteso il campo d'azione delle Regioni, rivedendo ed aumentando le soglie massime dei due indicatori Isee e Ispe, rispettivamente a 23.000 e 35.000 euro, perciò, secondo UniCa, “la Giunta deve agire con tempestività ed aumentare le soglie che attualmente sono tra le più basse d'Italia, affinché sempre più studenti possano avere la possibilità di accedere a partire dal prossimo anno accademico”. L'assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha prontamente rassicurato gli studenti universitari: "Il decreto con l'innalzamento delle soglie da parte del Ministero è stato appena pubblicato e, dopo la forte battaglia intrapresa in questi mesi per una Università che fosse sempre più equa e inclusiva, non posso che essere personalmente felice del raggiungimento di un obiettivo così a lungo perseguito. La Regione si adeguerà subito ai nuovi parametri",.
Al fianco degli studenti si è schierato anche Ignazio Locci. consigliere regionale di Forza Italia: “Vigileremo affinché l’Assessore dell’Istruzione mantenga gli impegni assunti con gli universitari sardi e provveda, quanto prima, all’adeguamento delle soglie disposte dal Ministero. Gli studenti hanno atteso fin troppo, ma adesso l’assessorato non ha più scusanti. Siamo certi che, se non ci fosse stata l’iniziativa odierna degli studenti, Claudia Firino avrebbe continuato a far finta di nulla, prendendosi tutto il tempo che gli universitari, purtroppo, non hanno. La Regione ha il dovere di favorire il diritto allo studio dei giovani sardi. Gli uffici regionali si diano una mossa e provvedano celermente a fare le modifiche dovute, senza fare in modo che la burocrazia ci metta del suo e ancora una volta ponga un freno alla crescita". (red)
(admaioramedia.it)