TURISMO, Per gli albergatori, vittime della Legge 9, la Regione attiva filo diretto con la rappresentanza italiana all’Ue

La Presidenza della Regione ha voluto rassicurare gli albergatori vittime del ‘pasticcio’ della legge 9, che nel 1998 aveva riconosciuto contributi per riqualificare l'offerta turistica, poi considerati dalla Commissione europea come ‘aiuti di Stato’ con conseguente obbligo di restituzione da parte delle imprese beneficiarie: 28 albergatori per un totale di 35 milioni di euro.

“La vicenda è costantemente seguita con l'obiettivo prioritario di limitare i danni a distanza di oltre 10 anni dagli eventi – si legge in un comunicato – Dopo alcune riunioni tecniche è stato creato, nel corso del mese di agosto, un filo diretto con la rappresentanza Italiana all’Ue raccogliendo la disponibilità in prima persona dell’ambasciatore Sannino e dei suoi stretti collaboratori per attivare contatti diretti con la Commissione europea”.

La Regione ha presentato all’attenzione di Bruxelles alcune proposte, “tese ad attutire il peso del recupero finanziario già sancito da più sentenze”. Inoltre, la Presidenza sta preparando inoltre per il mese di settembre un incontro diretto con la Commissione per conoscere eventuali soluzioni di alleggerimento che potranno essere attivate.

“Gli uffici e i legali della Regione hanno sempre operato correttamente per ridurre le conseguenze dell'intervento, generato da più delibere di Giunta adottate tra il 1999 e il 2000 – prosegue il comunicato – Nel consentire ora in tutti i modi agli albergatori di evitare i danni causati dal rimborso forzoso, è opportuno ricordare che sarà anche fondamentale evitare il rischio concreto che il peso del risarcimento di ben oltre 20 milioni di euro sia scaricato interamente sulla popolazione della Sardegna. (red)

(admaioramedia.it)