Dopo i primi dati sul turismo nel 2016, sono arrivate poche notizie. Qualche dato c’è sulla Gallura, che è la più frequentata ed ha avuto oltre 5.300.000 presenze, circa il 40% di quelle dell’Isola. Purtroppo le informazioni sono limitate ad arrivi e presenze dell’intera zona e delle principali località Arzachena e Olbia, mentre non sono noti i dati sulla ricettività. Pertanto di fronte ad un aumento delle presenze del 14% non si sa se sia dovuto a nuove strutture e non si può calcolare l’indice di utilizzazione dei posti, che è il dato più sintetico e importante. Qualora il numero dei posti fosse invariato lo IU degli alberghi sarebbe aumentato al 25,5 rispetto al 22,3 del 2015 (20,6 nel 2014).
Le presenze in totale sono state 5.389.000 nel 2016 contro 4.650.000 dell’anno precedente, e sono aumentate quasi tutte negli alberghi (+ 508.000), in maggior parte di stranieri (+ 316.000) e nei quattro mesi estivi (+ 434.000). Qualche incremento in aprile, maggio e ottobre, che seguono quelli verificatisi nel 2015 rispetto al 2014: troppo poco per parlare di ampliamento del periodo di attività, si tratta di numeri limitati. La concentrazione è sempre elevatissima: 86,4% nei quattro mesi estivi, nel 2016 uguale al 2015; in luglio e agosto 53,8% e 54,5%; in luglio 25,2% contro 25,9%, in agosto 28,6% in entrambi gli anni. Gli stranieri fanno registrare il maggior numero di presenze (53,5%) – sono loro i maggiori aumenti (+15,7%, 2.835.000 contro 2.452.000) – soprattutto negli alberghi (+16%, 2.298.000 contro 1.982.000) e nei mesi da maggio a luglio e settembre-ottobre, meno in agosto. Il soggiorno medio è leggermente diminuito 5,5 contro 5,6: un po’ più alto negli extralberghieri (5,7) rispetto agli alberghi (5,4); più elevato in luglio e agosto (6,2 e 6,7), un po’ minore negli alberghi (6,1 e 6,6). Per quanto riguarda gli stranieri il soggiorno medio è leggermente inferiore a quello degli italiani: 5,5 contro 5,6, Ovviamente, questi dati sono riferiti alle strutture classificate e non tengono conto del turismo ‘privato’ che, orientativamente, può essere valutato attorno al doppio, tenendo conto che riguarda in gran parte proprietari di case e ville (che non possono essere considerati abusivi trattandosi di seconde case). Quello sommerso, più o meno illecito, è molto difficile da quantificare: per dare una cifra potrebbe essere attorno alla metà del ‘privato’.
Nel dettaglio, Arzachena ha registrato un incremento del 11,2%, abbastanza buono ma minore di quello dell’intera zona e di altre località, che peraltro esaminando le componenti risulta poco chiaro. Si sono avute 1.142.000 presenze contro 1.028.000, di cui negli alberghi 895.000 contro 892.000 (+0,4% – 78%); notevole l’aumento tra gli extralberghieri rispetto all’anno precedente che però era stato molto inferiore al 2014: nel 2016 le presenze sono state 247.000, 136.000 nel 2015, 210.000 nel 2014. La concentrazione complessiva è dell’84% nel quadrimestre estivo, mentre il soggiorno medio è diminuito rispetto agli anni precedenti (5,6 – 5,7 – 5,8) e gli stranieri sono il 65% circa della clientela.
Ad Olbia c’è stato un movimento turistico minore, comunque di buon rilievo: le presenze sono state in totale 767.000 di cui 355.000 di italiani e 412.000 di stranieri (53,6%). L’incremento sul 2015 è stato 9,1%, con +65.000 presenze in gran parte di italiani; negli alberghi, dove va oltre l’88% della clientela, l’incremento è stato del 5,5%, sono aumentati di più gli italiani (8,5%). La distribuzione nei vari mesi è più ampia, nel quadrimestre estivo va il 72% della clientela e vi è un discreto movimento nel mesi invernali dovuto a motivi non turistici contrariamente alle altre località della Gallura che in quei mesi non hanno alcuna attività. Per fare un esempio, in gennaio a Olbia si sono avute 9.381 presenze, in febbraio 10.032 mentre negli stessi mesi nell’intera zona sono state 10.691 e in febbraio 12.463; ad Arzachena 505 e 659. Tutto ciò considerando che ad Olbia città c’è maggiore movimento per motivi di lavoro. In ogni caso i risultati sono insoddisfacenti, si sarebbe dovuto ottenere molto di più vista la situazione internazionale e quanto raggiunto in altre zone. Forse in altre località vicine si sono avuti risultati migliori, si vedrà quando saranno disponibili i relativi dati.
Gianfranco Leccis
(admaioramedia.it)