La provincia di Nuoro il turismo ha avuto un buon risultato rispetto al 2015: complessivamente un aumento del 15,2%, pari a 173.000 presenze, superiore alla media regionale e di molte altre zone. Soprattutto constatare che il maggior aumento è stato nel periodo non estivo fuori dai quattro mesi canonici. L’attività si svolge soprattutto in due località, Orosei e Dorgali, che insieme fanno l’85% delle presenze pur con una percentuale inferiore di struttura ricettiva, il 75%.
Le presenze complessive sono state 1.310.000 di cui 736.000 italiani (56%) e 574.000 stranieri. Negli alberghi va il 79% (1.034.000) con un incremento del 12,6% con percentuali d’incremento diverse per provenienza: gli italiani sono il 58%, aumentati del 4,8% rispetto al 2015 e fanno registrare 596.000 presenze; le presenze di stranieri sono 438.000 e sono aumentate del 25,5%. Interessante rilevare che nel mese di agosto vi è stata una consistente diminuzione di italiani e un ridotto aumento di stranieri. Comunque nel quadrimestre estivo l’incremento è stato del 9,8%, vi sono stati incrementi apprezzabili da maggio a ottobre mentre vi è stata diminuzione in aprile e novembre. Sembra intravedersi la possibilità di una maggior attività fuori dal periodo estivo. Il litorale è limitato (circa 100 km), qui si svolge la maggiore attività ma è all’interno che pare realizzarsi l’auspicato sviluppo.
Il soggiorno medio è 5,3 (italiani 5,5; stranieri 5,3), dai dati sugli arrivi si può fare un’ipotesi sul numero delle persone che potrebbero essere circa 100.000 italiani (gli arrivi registrati sono 134.000, ma in molti casi non corrispondono alle persone poiché sono dovuti a ripetitivi motivi di lavoro: commercio, studi, enti pubblici) e 100/110.000 gli stranieri corrispondenti agli arrivi (non vi dovrebbe essere movimento legato a lavoro o sarebbe molto ridotto, quasi insignificante). Vi è stata una diminuzione dell’offerta ricettiva, i posti letto alberghieri sono diminuiti da 10.056 a 9.591 e questo, con l’aumento delle presenze, ha determinato un miglioramento dello Iu (indice di utilizzazione dei posti letto) passato da 25,0 dell’anno precedente a 29,5. Lo Iu è migliorato praticamente tutti i mesi, salvo in agosto (anche in aprile e novembre con numeri molto ridotti) con 85,6, in luglio 90,2 in giugno 51,4, in settembre 59,4. Nel quadrimestre estivo è stato 70,9 (l’anno precedente era stato 64,6). E’ interessante notare che negli alberghi a 4 stelle (5.394 posti letto, 419.000 presenze) lo Iu è stato 34,3 mentre in quelli a 3 stelle (1.870 posti letto, 164.500 presenze) è stato 49,7, negli alberghi a 2 e 1 stella 7,8 (575 posti letto, 12.500 presenze).
Negli esercizi extralberghieri va poco più del 20% della clientela, i posti letto sono 9.440, di cui 6.252 in campeggi, 1.022 in b&b, 724 in alloggi affitto, 1.375 in agriturismo. Le presenze sono poche, in tutto 276.000, poco più della metà di italiani 140.000 (+ 12,6%) mentre quelle di stranieri sono 136.000 (+40%). La concentrazione estiva è ancora maggiore che negli alberghi, questo è naturale per gli esercizi en plair air come sono i campeggi o anche gli agriturismi. Dagli altri però ci si aspetterebbe un po’ di più: sembra un po’ difficile che nel mese di gennaio, anche escludendo camping e agriturismo, vi siano stati 297 pernottamenti, in febbraio 300, in marzo 595 con una disponibilità come quella suindicata. In tutto l’anno nei b&b i pernottamenti sono stati 13.558, negli alloggi 11.743 presenze, negli agriturismo 14.865. I rispettivi Iu sarebbero 3,6, 4,4 e 2,9, obiettivamente sembra poco. Peraltro considerando una frequenza come negli alberghi le presenze in questi esercizi sarebbero in tutto attorno a 350.000 e cioè 70.000 in più.
Molto interessante l’esame delle provenienze: tra gli italiani, il primo posto è dei lombardi, 190.000 presenze, 26%, soggiorno medio 7,9; il secondo posto spetta ai sardi, 105.000 presenze, 14,3%, con 44.000 arrivi, soggiorno medio 2,4 (da interpretare sia come visite brevi, tra cui quelle per motivi di lavoro, sia come partecipazione alle varie manifestazioni, tipo “Autunno in Barbagia”, ma i dati ufficiali non sono disponibili). Seguono i laziali 99.000 presenze, 13,5%, soggiorno medio 7,3. Per gli stranieri, che sono in stragrande maggioranza europei, il primato è dei tedeschi (170.000 presenze, 30,3%, soggiorno medio 5,5), seguono gli svizzeri (102.000 presenze 18,2%, soggiorno medio 5,8), quindi i francesi (87.500, 15,6%, soggiorno medio 4,5). Per quanto riguarda la media dei soggiorni quelli più elevati sono dei polacchi (8,4 con 28.000 presenze), dei cechi (9,3 con 30.000 presenze), dei slovacchi (8,1 con 33.000 presenze). Gli extraeuropei sono in tutto il 2% degli stranieri: americani (3.200 presenze con 1.180 arrivi, si può ritenere che gli arrivi corrispondano alle persone), seguiti dagli australiani (2.100 presenze e 812 arrivi); giapponesi (360 presenze con 121 arrivi), cinesi (360 presenze con 134 arrivi), canadesi (1.200 presenze con 440 arrivi), neozelandesi (419 presenze e 144 arrivi). Infine, le presenze da paesi africani: insieme arrivano a 1.500.
Gianfranco Leccis
(admaioramedia.it)