Il mercato digitale del turismo, quest’anno, ha avuto una crescita dell’8%, arrivando a toccare un valore complessivo di 10,3 miliardi di euro ed aumentano inoltre gli acquisti effettuati dai nuovi device (smartphone e tablet), che spingono anche gli acquisti durante il viaggio. Queste stime fanno ipotizzare che, alla fine del 2016, gli acquisti per turismo supereranno i 52 miliardi di euro, con una crescita del 3% rispetto allo scorso anno.
Nel dettaglio, la spesa digitale conferma i dati del 2015: per le strutture ricettive vale 1,5 miliardi di euro (16% del mercato online complessivo), quella per i trasporti circa 6,8 miliardi (+9%, 72% del mercato), per i pacchetti viaggio 1,2 miliardi di euro (+13%, 12% del mercato). Queste cifre verranno analizzate durante la presentazione, organizzato da Sardegna.com, della terza edizione dell’Osservatorio innovazione digitale nel turismo della School of management del Politecnico di Milano: venerdì 25 novembre, alle 10.30 al T hotel, a Cagliari verrà analizzata la rivoluzione digitale applicata sul turismo.
Tourist journey degli italiani. Considerando l’italiano medio con accesso a internet, circa il 97,5% negli ultimi 12 mesi ha fatto una vacanza breve pari o inferiore a tre notti. Internet incide sulle scelte di viaggio e viene utilizzato sempre più come strumento di ispirazione, ricerca e prenotazione. Anche il post viaggio sta diventando digitale attraverso le condivisioni sui social e la scrittura di recensioni. I dati hanno mostrato una differenza per fasce d’età: i giovani dai 18 ai 24 anni sono molto più attivi nella condivisione sui social (40 % rispetto al 34%) che nella scrittura di recensioni (29% rispetto a 37%).
Strutture ricettive e relazione digital. E’ evidente l’utilizzo del digitale per la promozione e la relazione con i clienti in tutte le fasi del viaggio. Le strutture inviano informazioni ai clienti in vista del loro arrivo, raccolgono giudizi, opinioni, e creano dei questionari. La creazione di siti web delle Ota (Online travel agency), con rispettive tariffe e con un sistema di prenotazioni agevolano il fenomeno di rivoluzione digitale. Il 92 % degli hotel effettuano pagamenti elettronici, mentre b&b e agriturismi faticano ad adeguarsi.
“Molto è ancora da fare – spiega Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio – oltre il 50 % delle attività ricettive e delle ristorazione del nostro Paese non sono presenti sui portali internet che raccolgono le recensioni degli utenti, non invitano i clienti a pubblicare i loro giudizi e spesso non rispondono a recensioni negative che rischiano di influenzare pesantemente chi sta pianificando la propria vacanza”.
Martina Corrias
(admaioramedia.it)
One Comment
gmessina1972
Eppur qualcosa si muove…. https://t.co/HdmRXm0bb9