Per Alghero – come per tutta la Sardegna – non si conoscono ancora dati sul 2016, salvo quelli piuttosto negativi, anticipati dal locale Presidente degli Albergatori, attribuiti alla perdita di Ryanair. Altre fonti non sono così pessimiste e, pur non avendo cifre disponibili, sembra che l’andamento non sia stato tanto cattivo. Comunque è sempre interessante esaminare gli anni precedenti.
Nel 2015 si è superato per la prima volta il milione di presenze (1.020.000), al secondo posto dopo Arzachena (1.026.000), che non era andata molto bene. Rispetto al 2014 si era avuto un incremento del 17,7%, oltre 150.000 presenze in più, il miglior risultato conseguito in tutta la Sardegna. Arzachena aveva avuto una maggior attività nel settore alberghiero con 890.000 presenze, di cui 589.000 stranieri, su 9.855 posti letto (72 esercizi), in diminuzione rispetto al passato quando erano 10.064. Ad Alghero le presenze alberghiere sono state 733.000 di cui 551.000 di stranieri, con 6.467 posti letto (37 esercizi) aumentate di 66.000: negli esercizi extralberghieri le presenze sono state 286.000 con un aumento del 43% pari a 87.000; questi esercizi hanno una forte capacità ricettiva, 7.700 posti di cui quasi 5.000 nei campeggi, sono molto numerosi anche i b&b (236 con 1.042 posti). Per il 2015 non si conoscono i dati per singolo raggruppamento, ma solo quelli complessivi. Dagli anni precedenti si può rilevare che i b&b dovrebbero aver lavorato pochissimo, circa 5.000 presenze nel 2014 e poco più di 1.000 nel 2013: è probabile che manchi qualche dato. Peraltro nelle varie osservazioni circa l’abbandono di Ryanair si sostiene che i più danneggiati sarebbero proprio questi, cioè la clientela che cerca soluzioni economiche, ma se queste sono le cifre la perdita sarebbe modesta. Naturalmente questi dati si riferiscono a esercizi classificati: qui, come altrove, è molto forte il turismo sommerso, valutabile almeno della stessa entità. Il Dadu (Dipartimento Architettura di Alghero) ritiene sia oltre il doppio, ma forse questa stima è un po’ alta, se si intende veramente turisti.
Esaminando più approfonditamente il movimento negli alberghi, vi sarebbe stato un sensibile miglioramento dello Iu (Indice di utilizzazione dei posti): 31,1 contro il precedente 28,3. Ma le statistiche indicano che non vi sono state variazioni e questo sembra impossibile, perciò questo dato va preso con riserva. L’aumento delle presenze nell’anno è stato del 9,9%, ma da maggio a settembre (che raccolgono l’85%) l’aumento è stato del 10,6%. In questi cinque mesi lo Iu è stato 63,3. E’ strano che le presenze in luglio siano superiori ad agosto – questo avviene anche negli anni precedenti – e pure lo Iu è superiore (rispettivamente 78 e 75): neppure in questi mesi vengono occupati tutti i posti letto. Gli italiani sono il 25% e sono in costante diminuzione (182mila contro 196mila e 219mila dei due anni precedenti), l’incremento è tutto degli stranieri (551mila contro 471mila e 425mila). Negli esercizi extralberghieri gli italiani sono attorno al 35% e sono in aumento come gli stranieri. Per il 2015 non si conoscono dati distinti per complementari e b&b: nel complesso vi sono state 286.000 presenze (+43,7% pari a 87.000), la concentrazione nei mesi estivi è pari a quella alberghiera, i maggiori aumenti si sono avuti nei mesi da maggio a settembre. Purtroppo non è possibile conoscere dati specifici sul movimento aereo e incrociarli con i turistici (per la privacy non si possono conoscere dati sulle varie linee e quindi sui singoli vettori). Finora, Ryanair è stata preminente in questo aeroporto, ma si conoscono solo dati generici: questa Società sta abbandonando lo scalo e la situazione non appare chiara, non si capisce neppure se il supporto ottenuto in passato e richiesto per il futuro sia lecito o no. Comunque, quando si conosceranno i dati sulle presenze 2016 si potrà capire quale è stata l’importanza di questo abbandono.
Nel 2015 la maggioranza delle presenze è stata di scandinavi (237mila), ma già nel 2014 furono 210mila: gli svedesi sono stati rispettivamente 140mila e 113mila. In una classifica per provenienza secondi sono inglesi (98mila), poi tedeschi (88mila), francesi (56mila), norvegesi (40mila), spagnoli (42mila), olandesi, svizzeri, irlandesi (quasi tutte in aumento rispetto al 2014). Tra gli italiani, primi i lombardi (oltre 60mila), seguono sardi (46mila), laziali (29mila), poi piemontesi, emiliani, toscani, veneti (tutti in diminuzione rispetto al 2014). Gli stranieri cominciano ad arrivare in Aprile e soggiornano fino ad ottobre, anche in buon numero (tedeschi, francesi, olandesi, svedesi), gli spagnoli e gli italiani frequentano maggiormente in luglio e agosto. Sarebbe interessante approfondire le notizie, compresa come vien fatta la promozione. Quelli che si fermano di più sono i norvegesi (7,1 il soggiorno medio); i danesi 6,9; gli svedesi 6,4; gli inglesi 6,2; gli olandesi 5,80; mentre sono più brevi i francesi 2,7 e i tedeschi 3,3; tra gli italiani, lombardi 4,2; piemontesi 4,3; emiliani 3,5; sardi 1,8.
Sono interessanti le rilevazioni sulle visite al Nuraghe Palmavera e a Anghelu Ruiu della cooperativa Silt: in tutti gli anni i maggiori visitatori sono francesi, seguiti dai tedeschi, che pure arrivano ad Alghero in maggior quantità, meno ancora gli inglesi. Pochi gli scandinavi che viaggiano con un’agenzia che li porta a visitare altri siti archeologici. Notare che gruppi organizzati arrivano in aprile e maggio (tedeschi in marzo), mentre sono numerosi i singoli in tutti i mesi. Purtroppo i visitatori di questi siti non sono molti: nel 2015 in entrambi 35.888 (stranieri 20.472). I visitatori delle Grotte di Nettuno sono stati 154,220 (+7% rispetto al 2014). Neppure dagli alberghi viene fatta adeguata pubblicità, pur avendo un eccellente ente, la Meta, per promozione e informazioni. Gli algheresi, amministratori e operatori, si lamentano molto per la perdita di Ryanair e del rally automobilistico. L’impressione è che confidino troppo su ciò che arriva da fuori e non si impegnino abbastanza per valorizzare il proprio straordinario patrimonio ambientale e archeologico o prendere iniziative concrete come quelle dei campi di golf, valide per tutto l’anno.
Gianfranco Leccis
(admaioramedia.it)
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