In Gallura nel 2016 si è registrato un incremento delle presenze turistiche del 14%, ma cosa è successo nelle singole località? Ad Arzachena vi è stato un incremento apparentemente buono (11,2%), però dall’analisi dei dati disponibili si può rilevare che negli alberghi l’aumento è stato dello 0,4% (895.000 contro 892.000) e la crescita è avvenuta negli extralberghieri, dove nel 2015 vi era stato un forte decremento rispetto al 2014 di cui non si conosce il motivo esatto. Perciò, l’incremento reale è stato modestissimo. E questo in un anno nel quale vi sono stati buoni risultati in tanti luoghi.
Esaminando più attentamente il settore degli alberghi (il maggiore ed il più interessante) si nota che i posti letto sono sempre in diminuzione. In qualche caso vi dovrebbe esser stato un passaggio da alberghi a complementari, ma a quanto pare non ci sono sviluppi e questo è molto significativo. Nel 2014 gli esercizi erano 135 con 15.208 (negli alberghi 10.064, nei complementari 5.144); nel 2015, 137 con 15.187 posti (alberghi 9.855 e complementari 5.332); nel 2016, 135 con 14.328 (9.299 e 5.029). Attualmente – tutti i dati sono ancora provvisori – i dieci alberghi a 5 stelle e lusso hanno una capacità di 1.973 posti, 32 a 4 stelle 4.873 (nel 2015 rispettivamente 2.199 e 4.789). La capacità ricettiva è diminuita più del modesto aumento di presenze per cui paradossalmente questo ha comportato un miglioramento dello IU (indice di utilizzazione) che è ora 26,3 (24,8 nel 2015), più alto di quello della zona (25,5). Sono cresciuti anche gli indici mensili: in agosto 76,8; in giugno 52,4; in luglio 72,8; in settembre 59,2. La media del quadrimestre è 62,2. Certamente il periodo di maggior affluenza è tra il 10 luglio ed il 20 agosto, però è grave che in questi mesi non sia occupata una buona parte della disponibilità.
Nel complesso vi è stata una diminuzione delle presenze italiane di circa 27.000, compensata da un aumento degli stranieri di 31.000, con un saldo positivo di 3.800 presenze. Queste variazioni sono state soprattutto nel quadrimestre estivo, gli aumenti sono stati realizzati in maggio e ottobre, in questi due mesi lo IU è stato rispettivamente 26,6 e 12,2. L’attività nei mesi invernali (gennaio-marzo e novembre-dicembre) è quasi nulla. Ci sono stati più arrivi per cui il soggiorno medio è leggermente diminuito, da 5,8 a 5,6 e questo riguarda sia gli italiani che gli stranieri. Il numero degli arrivi in genere non indica precisamente il numero dei turisti anche se in questo caso è possibile ci si avvicini: in questa zona è difficile che lo stesso cliente vada in più alberghi, come avviene in una zona più vasta o se effettua un tour. Per cui si può ritenere che i turisti siano stati 161.000 contro i 154.000 del 2015 e 145.000 del 2014.
Molto importante la partecipazione degli stranieri che sono circa il 70% delle presenze. Arrivano in un periodo più ampio degli italiani, già in aprile il loro numero è apprezzabile, fino a ottobre. Non si conoscono le nazionalità di provenienza, probabilmente questo elemento per quanto importantissimo sarà difficile da conoscersi per comune, nella migliore delle ipotesi lo sarà per provincia. I turisti stranieri dovrebbero essere circa 108.000 e complessivamente il loro soggiorno medio (5,8) è superiore a quello degli italiani (5,2), però nei mesi di luglio e agosto gli italiani soggiornano di più (6,3 e 6,9 contro 6,2 e 6,0).
Certamente Arzachena è una località turistica di grande importanza (si trova il Consorzio Costa Smeralda, la grande iniziativa basilare per la valorizzazione turistica della zona e di tutta la Sardegna, che ha quattro alberghi con meno di 1.000 posti letto che, però, anch’essi probabilmente nel 2016 non dovrebbero aver avuto un grande risultato contrariamente al 2015), ma, come in tutta l’Isola, attualmente può esprimersi solo nel periodo estivo per le sua offerta: coste, spiagge, mare, ambiente naturale, strutture ricettive ad alto livello. Il suo limite è nell’attività ridottissima come tempo: 84% in quattro mesi.
Eppure, avrebbe molte possibilità di un concreto ampliamento: ha dei notevoli siti archeologici. L’Assessorato comunale al Turismo ha comunicato il consuntivo delle visite che nel 2016 sono state 178.000 complessivamente, aumentate di quasi il 15% rispetto al 2015. Questo può non corrispondere al numero dei visitatori: è possibile che almeno una parte abbiano visitato più siti. Per la tomba di giganti di Coddu Ecchju le visite sono state oltre 66.000, per il complesso nuragico di Albucciu poco meno di 58.000. Stranamente poco visitati la tomba di giganti di Li Lolghi e i circoli di pietra di Li Muri (questi appartengono ad uno dei periodi più antichi della preistorica «cultura di Arzachena» III millennio a.C.). Non si sa se si tratti di un’insufficiente promozione (forse una carenza di segnalazioni) o per altri motivi. L’andamento mensile corrisponde a quello delle presenze turistiche e si può rilevare un discreto movimento anche nei mesi invernali. Si tenga presente che i visitatori possono provenire da altre località e strutture non solo da Arzachena e da alberghi locali.
Il Comune di Arzachena si impegna molto per accrescere la sua buona organizzazione turistica ed è stata creata una struttura per i servizi, la Geseco, ed è positivo che l’offerta delle attrattive venga gestita direttamente dal Comune. Ottima la newsletter settimanale, che viene inviata agli operatori e a chiunque la richieda, che fornisce notizie su siti, orari, collegamenti, utili per i turisti. Forse potrebbe essere ampliata, stampata su carta, diffusa ampiamente distribuendola a tutti i turisti quando arrivano, completata con brevi descrizioni e piantine, qualcosa di semplice, poco costoso e divulgativo. La promozione fatta soprattutto su Internet evidentemente non basta. E’ necessario studiare qualcosa di nuovo con imprenditori e lavoratori.
Gianfranco Leccis
(admaioramedia.it)