“Parte nel peggior modo possibile il progetto della Regione per la creazione di una ‘cabina di regia’ che coordini la gestione degli aeroporti sardi”. Secondo il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, è sbagliato “operare una distinzione tra scali di serie A, coinvolti nel progetto, e di serie B, che invece restano esclusi, e anche perché, stando alle prime indiscrezioni, l’operazione nasconderebbe l’intenzione di creare una sorta di monopolio privato nella gestione del traffico aereo isolano”.
Gli aeroporti di Oristano e Tortolì resterebbero sesclusi dalla gestione unitaria, “ma ciò che più preoccupa – ha aggiunto Dedoni – è che il fondo F2i, dopo aver rilevato la società di gestione dello scalo di Alghero, voglia investire nella holding che la Regione si appresta a costituire. Si tratterebbe di una privatizzazione strisciante del nostro sistema aeroportuale, attuata senza trasparenza, senza selezione pubblica, che avrebbe quale unico beneficiario quella ‘zona grigia’ che lega gli ambienti finanziari a quelli politici targati centrosinistra, come dimostra la presenza della Fondazione di Sardegna nel management del fondo di investimento. Dopo aver già tentato di mettere le mani sui singoli aeroporti, riuscendoci solo con Fertilia, F2i si ritroverebbe, grazie ai buoni auspici di una Giunta regionale totalmente asservita ai voleri dei massimi vertici del Partito democratico, a portare a termine il suo progetto di assumere il controllo totale dei collegamenti aerei da e per la Sardegna, non certo nell’interesse dei sardi”.
Infine, il Capogruppo dei Riformatori chiede che il Consiglio regionale discuta la proposta di legge, di cui è il primo firmatario, per la gestione unitaria dei cinque aeroporti isolani, per “portare alla luce del sole un’operazione che, fintanto che si continua a svolgere sottotraccia e al riparo da sguardi indiscreti, rischia di arrecare un gravissimo danno ai sardi, al loro diritto alla mobilità e alle prospettive di sviluppo della regione”. (red)
(admaioramedia.it)