Salgono i prezzi per viaggiare in nave da e per la Sardegna con Tirrenia: gli aumenti oscillano tra il 5 ed il 10%. Per esempio, le tariffe massime prevedono una doppia esterna sulla Genova–Olbia passa dai 41,66 euro (maggio) a 46,24 per i residenti in bassa stagione, da 60,89 euro a 67,58 per gli ordinari; in alta stagione, da 54,63 euro a 60,64 (residenti), da 78,73 a 87,38 (ordinari); sulla Napoli–Cagliari la cabina di 1° classe passa da 41,52 euro a 43,41 per i residenti in bassa stagione e da 57,22 a 59,83 per gli ordinari; in alta stagione da 45,65 euro a 47,73 per i residenti e da 73,79 euro a 77,15 per gli ordinari; sulla Civitavecchia-Olbia per una quadrupla esterna si passa da 41,86 euro a 43,50 per i residenti in alta stagione e per i non residenti da 46,65 euro a 48,47; sulla Civitavecchia-Cagliari, una doppia passa da 40,17 euro a 42,34 euro (residenti) e da 62,45 euro a 65,83.
Niente di irregolare, tutto consentito dalla convenzione, ma rispetto ai tanti annunci della Compagnia qualcosa non quadra: “I sardi si domandano che fine abbiano fatto i 14 euro e la nuova continuità territoriale promessi dal duo Renzi-Onorato alla ‘Leopolda 2015’ – ha commentato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia – Invitiamo la Giunta regionale a monitorare, come previsto nell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio un anno e mezzo fa, le tariffe. Ma soprattutto occorre rivedere una Convenzione che ancora oggi lascia la Sardegna in balia dei capricci della compagnia di turno”.
“Nell’agosto 2014 – ha aggiunto Cappellacci – la giunta Pigliaru, sprecando l’occasione offerta dalla nostra vittoria davanti alla Corte costituzionale (il ricorso della Giunta di centro-destra stabilì che la Regione non può essere esclusa dalle decisioni sui collegamenti marittimi), ha avallato un’intesa con modifiche vantaggiose solo per Tirrenia. Occorre invece rivisitare totalmente la convenzione e, in particolare l’articolo 6 sulle tariffe massime. Un meccanismo che sembra congegnato per non funzionare mai in maniera efficace, con un fattore che concorre a formare la tariffa: il costo del carburante. I prezzi attuali sono assolutamente incompatibili sia con il diritto alla mobilità dei sardi che con le aspirazioni del settore turistico. E’ ora che il presidente della Regione tiri fuori la testa e si accorga di ciò che avviene nell’isola e intorno ad essa”.
Per il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, “è l’ennesimo schiaffo ai danni dei sardi. Colpa di una Giunta regionale fallimentare su ogni questione e che consente a Tirrenia di affondare la nostra Isola. La risposta non può che essere durissima, ma nessun segnale realmente incisivo si vede dalla Regione. La maggioranza ha appena confermato la fiducia all’assessore dei Trasporti: si assuma la responsabilità morale e politica di una situazione che sta ammazzando l’economia della Sardegna”.
Sul tema ci sarà una specifica interrogazione in sede europea, annunciata dall’eurodeputato del Ppe, Salvatore Cicu: “L’ennesimo schiaffo alla continuità territoriale. Né il Governo regionale, né quello nazionale sono più garanti del diritto ai trasporti dei sardi. La politica del caro tariffe attuata dalla Tirrenia è la conferma di un’assenza ingiustificabile di Stato e Regione di fronte al monopolio pericoloso degli armatori marittimi. È necessario favorire un sistema virtuoso che favorisca il libero mercato, garantendo quella continuità che oggi non c’è. Il diritto alla mobilità per i cittadini dell’Isola ci può essere solo quando la Sardegna sarà protagonista delle scelte in materia e non più spettatrice”.
“Occorre l’approvazione di una nuova legge sulla continuità territoriale marittima, per merci e passeggeri – ha aggiunto Cicu – Norme di attuazione dello Statuto speciale, per regolamentare qualità e tipologia dei servizi anche in situazioni come quella attuale in cui un unico armatore risulta titolare di tutte le sovvenzioni statali, la cui erogazione è disciplinata da una convenzione da 72,5 milioni di euro all’anno in scadenza nel 2020. Serve una normativa speciale per la Sardegna, rispettosa delle disposizioni comunitarie e nazionali che disciplinano la materia dei trasporti. Vanno scritte nuove regole sulla continuità che confermino la copertura finanziaria in capo allo Stato, riconoscendo alla Sardegna un ruolo preminente nell’individuazione del contenuto degli oneri di servizio“. (red)
(admaioramedia.it)
7 Comments
SalvoCicu
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Mcpaders
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Michele_Cossa
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andreaaru78
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LaSalisP
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Alessia Vacca
Per vostra info:comunque non ci sono più posti con cabina nelle settimane che vanno dal 19 agosto fino alla seconda di settembre per ritornare da Cagliari verso la penisola!!!!
Annalisa Melis
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