Capire le vere ragioni che hanno spinto la Ryanair, compagnia aerea low cost irlandese, a ridurre sensibilmente la sua presenza negli aeroporti sardi, in particolare in quello di Alghero, dove sono state cancellate sette rotte, e verificare le strade possibili per la ripresa dei collegamenti. Con questi obiettivi, domani, Il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, ed il primo cittadino di Alghero, Mario Bruno, saranno a Dublino per incontrare il Ceo di Ryanair, Michael O’Leary, ed il responsabile commerciale, David O’Brien.
«La decisione della compagnia è un dramma per i sardi – ha sottolineato Sanna – perché è andata a incidere in maniera pesante sulla continuità territoriale e sui voli low cost in generale. Condividiamo l’idea che occorra ridurre il carico fiscale per coloro che vivono in aree periferiche o in isole come la nostra e hanno l’obbligo di viaggiare in aereo. Per questo abbiamo rivolto un appello al governo nazionale affinché si trovino risorse sostitutive che non incidano ulteriormente sulle tasche dei nostri concittadini regionali».
I due sindaci vogliono rappresentare «le esigenze del popolo sardo per il quale volare, da e per la Sardegna, deve costare meno» e chiedono che venga rinnovato il patto tra Regione, Stato ed Unione europea per rafforzare il principio che «le regioni come la Sardegna hanno bisogno di mobilità aerea a basso costo, da realizzare in regime di libera concorrenza tra i diversi vettori che possono ottenere anche aiuti pubblici, nel rispetto dei recenti orientamenti della commissione Ue sulla materia».
«È un fatto positivo che mette in gioco la capacità del tessuto imprenditoriale locale – ha aggiunto il Primo cittadino sassarese, riferendosi all’impegno assunto dagli imprenditori con la creazione del ‘Fondo per la mobilità aerea’- che consentirebbe di abbattere i costi di trasporto e dei biglietti. Occorre davvero che tutte le imprese aderiscano al fondo, così da creare più ampie e forti sinergie, come accade nel resto d’Europa».
Intanto, resta da affrontare la questione della procedura di infrazione aperta dall’Ue nei confronti della Regione: «È necessario che insieme alla Regione e al governo si prendano pressanti iniziative con la Commissione europea della concorrenza per chiedere l’immediata definizione della procedura di infrazione. Il tempo dell’istruttoria è stato troppo lungo, due anni e mezzo, e non può essere rimandato ancora, pena il disastro di una già debole economia che ha già perso un altissimo numero di prenotazioni turistiche. I nostri deputati, senatori e parlamentari europei facciano anche loro appello e pressione insieme ai sindaci per una pronta chiusura, perché questa incertezza sta creando instabilità per l’economia del nostro territorio e dell’intera Isola. Una chiusura positiva che è fondamentale per garantire il mantenimento e la crescita dell’aeroporto di Alghero». (red)
(admaioramedia.it)
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