TRASPORTI, Ryanair scommette su Sicilia e Calabria. Tutti insieme appassionatamente contro Pigliaru e Deiana

In un’intervista, pubblicata oggi dal quotidiano “La Repubblica”, il numero due della compagnia low cost Ryanair, Kenny Jacobs, non lascia adito ad interpretazioni: “Siamo pronti a scommettere sul Sud, sulla Sicilia e la Calabria in particolare, già nei prossimi mesi. Secondo noi sono le nuove frontiere del turismo e siamo pronti ad accontentare gli utenti di mezza Europa che evitano per motivi politici o per il terrorismo Turchia o Nord Africa. Il turista oggi cerca mete alternative a Spagna, Portogallo, Grecia. Posti nuovi, pieni di sole, buon cibo e bella gente. Il Sud è perfetto. Calabria e Sicilia che oggi valgono per noi circa 7,5 milioni di passeggeri. Noi vogliamo triplicare questo dato”. Nell’intervista della Sardegna non c’è traccia, peraltro già in occasioni precedenti il sospetto che la compagnia irlandese avesse deciso di abbandonare definitivamente l’Isola era sembrato più che fondato. Infatti, ad agosto presentando il Piano di sviluppo 2017 in Italia, con investimenti previsti per un miliardo di dollari, Michael O’Leary, numero uno di Ryanair, era stato chiaro: 44 rotte in più (21 negli aeroporti di Roma e Milano e 23 in quelli regionali) e 10 nuovi aerei, prevedendo una ricaduta occupazionale di 2.250 posti di lavoro ed un target di crescita di oltre 3 milioni di passeggeri (+10%) , così da superare quota 35 milioni di clienti da/per gli aeroporti italiani. Ma anche in quell’occasione la Sardegna non era stata contemplata.

“E la Giunta regionale resta inerte”, ha commentato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. “Fatta eccezione per le solite relazioni agli immancabili convegni, unico segno di vita del presidente Pigliaru e dei suoi esimi colleghi, l’argomento sembra sparito dall’agenda della giunta, con il rischio di compromettere anche la prossima stagione. Dopo due anni e sette mesi, l’esecutivo ha solo cancellato la continuità per le rotte minori e snobbato, con una malcelata ostilità, il sistema delle low cost”.

“Le altre Regioni si stanno muovendo per acchiappare una fetta importante del turismo – ha evidenziato il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) – ma da noi non è stato mosso ancora nessun passo per assicurare i voli low cost attraverso un accordo con Ryanair. Una nuova beffa vola sui cieli isolani. Le responsabilità della Giunta sono evidenti, visto che il gioco dei rinvii e degli annunci sinora sta portando al tracollo dei low cost. Da tempo ribadiamo che il sostegno alle compagnie è legittimo ed immediatamente applicabile, ma il presidente Pigliaru e l’assessore Deiana sembrano essere incapaci di qualsiasi decisione per dare una nuova speranza all’industria turistica della Sardegna”.

Anche per il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, le responsabilità della Giunta Pigliaru nell’abbandono di Ryanair sono gravissime: “Rischia di abbattersi come una catastrofe sulla nostra industria turistica nella colpevole indifferenza di chi ha la responsabilità di governare il settore dei trasporti nell’Isola. L’assessore Deiana ha preso in giro prima la giunta Cappellacci, nelle vesti di consulente, e ora quella guidata da Pigliaru. Da quando l’esimio professore di diritto gravita nell’orbita della Giunta, i trasporti in Sardegna sono tornati indietro di almeno vent’anni. A che gioco sta giocando il Governo e quale è il ruolo della Giunta regionale in tutto questo?”

“Il numero 2 di Ryanair sostiene che Calabria e Sicilia sono le nuove frontiere del turismo e vuole triplicare i passeggeri verso quelle rotte, se il governo continuerà ad aiutarli con le tariffe. Noi stiamo già bene così, nessuno si scomodi”, ha chiosato su Facebook Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. (red)

(admaioramedia.it)

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