Stamattina è andata in scena la protesta dei Riformatori sardi contro la politica regionale dei trasporti condotta dalla Giunta Pigliaru, denominata ironicamente “Sardexit”. Esponendo striscioni come “Deiana ammazzatrasporti” o “Deiana carceriere della Sardegna”, gli attivisti del partito hanno protestato nei porti e negli aeroporti di tutta l’isola, dallo scalo di Cagliari Elmas, a quelli di Alghero, Olbia, per finire a Porto Torres. “Per colpa della giunta Pigliaru, la Sardegna è tagliata fuori dall’Europa e il disastro del trasporto aereo e marittimo è la causa maggiore della fuga dei turisti e che ha reso i sardi prigionieri in casa loro”.
Le parole più dure arrivano dal deputato Pierpaolo Vargiu, che, protestando al porto di Cagliari, accusa la Regione di non aver avuto autorevolezza nei confronti dei vettori aerei e marittimi, trincerandosi dietro presunti divieti europei. Ha poi aggiunto che ”occorre rivedere il sistema di Continuità territoriale (Ct1), eliminando i monopoli sulle rotte e introducendo meccanismi che spingano le compagnie a promuovere la Sardegna come meta turistica. Giungere alla privatizzazione dello scalo algherese, spingere i tre maggiori aeroporti a coordinarsi per ampliare l’offerta di destinazioni, e porre sul tavolo del governo e della Commissione europea il tema che del prezzo dei biglietti delle navi e della poca concorrenza sulle rotte sarde”. Il coordinatore regionale Michele Cossa, manifestando all’aeroporto di Elmas, ricorda come ”rispetto all’anno scorso, nei primi sei mesi del 2016 si registra il 20% in meno di passeggeri negli scali aeroportuali e questo è il prezzo da pagare per il danno arrecato da questa giunta all’economia dell’isola”.
I dati peggiori, soprattutto dopo il disimpegno di Ryanair, sono stati registrati soprattutto negli scali di Alghero, con un calo dei passeggeri del 20% (-32% sul traffico internazionale), con 14 rotte soppresse e -50 frequenze/settimanali, e in quello di Cagliari con -11% dei passeggeri totali (-19% internazionali), 7 rotte soppresse, -32 frequenze/settimanali. In controtendenza Olbia, con +17% di passeggeri (+27% internazionali), un aumento generalizzato di rotte e diversificazione vettori (circa 40), ma non c’è Ryanair. Tra le proposte dei Riformatori, rivedere il sistema di continuità territoriale (CT1) eliminando i monopoli sulle rotte e con meccanismi premiali; ripristinare almeno su tre o quattro rotte la CT2, con una procedura snella e pochi vincoli; privatizzare l’aeroporto di Alghero; spingere i tre maggiori aeroporti isolani a coordinarsi fra di loro per ampliare l’offerta di destinazioni, in prospettiva creando un’unica società di gestione; porre limiti alla quota di mercato occupabili delle singole compagnie; porre sul tavolo del Governo e della Commissione europea il tema del prezzo dei biglietti delle navi e della sostanziale mancanza di concorrenza sulle rotte sarde.
Roberto Melis
(admaioramedia.it)
3 Comments
Mibavi1
@admaioramedia @F_Pigliaru Regione Sardegna ha tolto possibilità di volare affossando continuità territoriale2 e l’ indispensabile Rayanair
webnauta59
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fancio_original
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