Seppure senza il contributo di co-marketing della Regione, Ryanair non abbandona completamente l’Isola, come si era temuto, e conferma 14 delle 22 tratte dall’aeroporto di Cagliari: Bari, Bologna, Bruxelles, Cracovia, Cuneo, Düsseldorf, Francoforte, Bergamo (Milano), Parigi, Parma, Pisa, Roma, Trapani e Treviso. Cancellati, invece, i voli per Genova, Girona Barcellona (da aprile), Karlshrue, Kaunas, Madrid, Marsiglia, Perugia e Torino. Il capoluogo piemontese e la capitale catalana dovrebbero essere coperti da altre compagnie low cost (Volotea e Vueling).
Sul tema ha fatto sentire la sua voce anche l’europarlamentare del Pd, Renato Soru, che è sembra puntare l'indice contro la Giunta regionale, ed in particolare l'assessore dei Trasporti, Massimo Deiana: "Le norme europee non impediscono alle Regioni di sostenere lo sviluppo del traffico aereo, perciò bisogna elaborare presto una strategia per far ripartire il settore, senza aspettare la conclusione dell'indagine della Commissione, che speriamo comunque essere positiva”.
Meno confortante la presenza della compagnia irlandese nello scalo di Alghero: “La conferma della cancellazione di tantissime tratte, tra le quali quasi tutte quelle dirette nella penisola (Cuneo, Ancona, Roma) e quelle per la Spagna (Barcellona e Madrid) – ha evidenziato Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz – rappresenta l'ennesimo colpo basso inferto dalla Giunta Pigliaru e dall'assessore Deiana ai Sardi e al loro diritto alla mobilità. Si parla tanto di generazione Erasmus, ma l'addio di Ryanair è uno schiaffone senza precedenti proprio a tutti quei ragazzi e ragazze che usufruivano dei voli Ryanair per spostarsi con facilità tra la Sardegna e la Spagna e le altre città europee. La politica sui trasporti della Giunta è alla frutta, oggi la Sardegna torna indietro di almeno 15 anni”.
All’attacco della politica sui trasporti della coppia Pigliaru-Deiana anche Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: "In mezzo a tante mistificazioni, a Soru scappa anche una verità: il ce lo chiede l'Europa di Pigliaru è una bufala, si può e si deve salvare il sistema dei voli low cost. Governa da due anni, non ha più alibi perché delle due è l’una: se ritiene legittima la legge 10, deve difenderla a Bruxelles, se invece la ritiene illegittima, ha avuto tutto il tempo per proporne una nuova e notificarla. Stare fermi è semplicemente una follia, come è stata folle la scelta di questa Giunta di cancellare la CT2, quella per le rotte minori (14% di passeggeri in meno solo a Cagliari). Per quanto riguarda la CT1, quella varata da noi con la tariffa unica per Roma e Milano, i risultati parlano da soli e testimoniano un aumento significativo dei passeggeri”.
Però, Cappellacci sottolinea anche la responsabilità dell’ex governatore, attuale segretario regionale del Pd: ”Soru si meraviglia perché i costi vengono sostenuti dalla Sardegna? Fu lui a firmare l'accordo con Prodi che accollò le spese dallo Stato alla Regione. Prendiamo atto del suo ravvedimento tardivo. Quando nel 2009 si presentò lo stesso problema, noi lo abbiamo risolto in 48 ore. Se avessimo ragionato come Pigliaru, la Sardegna sarebbe rimasta senza low cost già sette anni fa. Pigliaru scelga se fare il presidente della Regione o la finta sentinella della Unione europea, che suona l'allarme anche quando Bruxelles non dice niente". (red)
(admaioramedia.it)
12 Comments
Antonio Caro
si e’ svegliato solo per mettere tasse…ciao
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