Mentre in Sardegna ancora si attende il responso dell’Unione europea per prendere qualche decisione in tema di trasporti e mercoledì arriva in Consiglio regionale la mozione di sfiducia, presentata dall’opposizione, contro l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, altre regioni italiane, in particolare Sicilia e Puglia, si attrezzano per ricevere finanziamenti da Bruxelles e la polemica contro la Giunta Pigliaru divampa.
”Il 4 gennaio scorso fui il primo ad annunciare che la Puglia avrebbe garantito bene 33 rotte da e verso altrettante destinazioni in tutta Europa, il tutto ad un costo di 12 milioni di euro – ha ricordato Marcello Orrù, consigliere regionale del Psd’az, che accusa Pigliaru e Deiana di avere gravissime responsabilità – In questi giorni si è avuta la conferma che, contrariamente a quanto fatto dalla Regione Sardegna, la Puglia ha individuato lo strumento tecnico-giuridico idoneo per superare gli ostacoli burocratici fornendo in questo modo un aiuto concreto agli operatori turistici e all’economia della Regione Puglia. In Sardegna, al contrario, la giunta Pigliaru ha fatto scappare Ryanair creando l’attuale disastrosa situazione con un aeroporto di Alghero mai visto cosi vuoto e con gravi conseguenze per la stagione turistica 2016. In Puglia è stato calcolato che ogni euro investito dalla Regione avrebbe generato un ritorno sul territorio di 25 euro: questo è accaduto anche nel Nord Sardegna da quando Ryanair ha iniziato ad effettuare e intensificare i voli da e per l’aeroporto di Alghero. Oggi, la fallimentare politica dei trasporti, senza alcuna seria programmazione, portata avanti in questi primi due anni di legislatura dalla giunta Pigliaru e dall’assessore Deiana, ha portato l’aeroporto di Alghero all’attuale disastro”.
Il capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, invece, ha chiesto che l’assessore Deiana si presenti in Commissione Trasporti per “fare chiarezza sulle manovre che vedono coinvolta un’ampia parte del sistema aeroportuale sardo. Le voci che circolano con sempre maggiore insistenza sui soggetti che sarebbero interessati a rilevare gli scali di Cagliari e Alghero mostrano un centrosinistra che, come è nel suo patrimonio genetico, non si fa troppi scrupoli nel far andare a braccetto politica e affari. Che il Partito democratico sardo, attraverso i suoi massimi esponenti, abbia una solida e radicata presenza negli ambienti economici e finanziari dell’Isola, è cosa nota. Il recente interessamento per i due aeroporti in fase di privatizzazione da parte di un fondo di investimento, che ha negli organi direttivi esponenti immediatamente collegabili a tale partito, non può che contribuire a tratteggiare un quadro a tinte fosche.”
Per Edoardo Tocco, consigliere di Forza Italia, è “la stagione nera dei trasporti aerei in Sardegna: la fuga di Ryanair, che rischia di tagliare fuori l’aeroporto algherese, la lunghissima vertenza di Meridiana, con un’intesa da lacrime e sangue con Qatar Airways che produce quasi 400 esuberi, i voli a singhiozzo che costringono passeggeri sardi e non a infinite odissee negli scali isolani. Un sistema che non regge più”. “La continuità territoriale è diventata quasi un oggetto misterioso, che non assicura voli previsti e prezzi agevolati ai sardi – ha aggiunto il consigliere azzurro – La Sardegna risulta infatti sempre più isolata in questa battaglia tra le compagnie e ultima beffa i soldi alla Sicilia per adeguare le piste alle esigenze di traffico, mentre per i collegamenti per la Sardegna si finisce nel mirino di un’infrazione costringendo Ryanair alla ritirata per la mancanza di risorse”.
Roberto Melis
(admaioramedia.it)
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