Il Consiglio regionale, all'unanimità, ha approvato un ordine del giorno sulla privatizzazione della Saremar, che impegna la Giunta "a mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti finalizzati ad evitare la privatizzazione totale del servizio e della gestione del trasporto marittimo infraregionale e/o mantenere pubblica la proprietà; a comunicare ufficialmente tutti gli atti della Giunta regionale, relativi al tema, al Governo e alla Commissione europea; ad aprire un tavolo di confronto col governo nazionale insieme a tutti i parlamentari e europarlamentari sardi; ad avviare le procedure pubbliche per la ricerca del partner privato; a programmare e rendere operativa una soluzione di tutela di tutti i posti di lavoro attualmente attivi; ad istituire un apposito organismo di controllo in cui siano presenti anche i rappresentanti delle comunità locali interessate".
"Un grande risultato – hanno commentato il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, e Luca Pizzuto, consigliere regionale di Sel – Si devono trovare soluzioni che garantiscano la funzione sociale del trasporto marittimo con le isole minori di Carloforte e La Maddalena ed ottenere risorse economiche che consentano di mantenere la gestione e il controllo pubblico del trasporto marittimo e infraregionale anche in forma mista pubblico-privata.”
Dai Riformatori arriva un invito perentorio alla Regione: "Deve garantire una vera continuità territoriale con le isole minori. Non solo si devono mantenere inalterati i livelli occupazionali, ma deve essere garantito un servizio efficiente, con frequenze adeguate alle esigenze dell’utenza, con un costo che consenta la fruizione da parte di tutti e, soprattutto, con l’applicazione delle tariffe scontate a tutti i residenti in Sardegna e non soltanto a chi risiede nelle isole minori."
Mentre Edoardo Tocco (Forza Italia) ha ricordato che "occorre salvaguardare i posti di lavoro, evitando il fallimento della società, che è ad un passo dall’affondamento, con il rischio che vengano persi 167 posti di lavoro". (red)
(admaioramedia.it)