E’ ormai battaglia tra la Regione e l’Anas sui lavori per il ripristino della Statale 554bis, interrotta ormai da due anni per una frana. Lo scorso 20 aprile l’Anas aveva comunicato che non sarebbe riuscita a concludere i lavori entro il 30 giugno come previsto, ma l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e i sindaci interessati (Maracalagonis, Sinnai, Quartu Sant’Elena, Villasimius e Quartucciu) avevano insistito chiedendo all’ente per le strade di rispettare assolutamente quella scadenza per scongiurare una nuova stagione di disagi e rischi per automobilisti sardi e turisti. Oggi – durante la riunione del tavolo di monitoraggio a cui hanno partecipato oggi gli amministratori dei territori e il consigliere regionale Cesare Moriconi l’ennesimo atto dello scontro. Con Maninchedda che ha letteralmente cacciato l’Anas dalla riunione poiché non era rappresentata dal capo compartimento per la Sardegna Bortolan.
“L’Anas ci aveva comunicato che, non riuscendo a concludere i lavori, avrebbe assicurato l’apertura di una carreggiata con doppio senso di marcia, cosa che consideriamo vergognosa e inaccettabile, infatti già due settimane fa avevamo ribadito la assoluta necessità di rispettare la data prevista. Nel frattempo – spiega Maninchedda – il consigliere Moriconi ha depositato un’interrogazione urgente e i Comuni interessati stanno presentando l’elenco di tutti i disagi economici e le compromissioni dei livelli di sicurezza e di incolumità dei cittadini che stanno registrando nei loro territori a causa del protrarsi dei lavori. Oggi da parte dell’Anas abbiamo subìto l’ennesimo sgarbo, e visto che hanno ritenuto – peraltro senza preavviso – di non dover partecipare con il capo compartimento della Sardegna, l’unico titolato a essere presente, ho invitato i due funzionari ad allontanarsi dalla stanza prima che iniziasse la riunione. È una situazione inaccettabile e insostenibile, in cui l’Anas ha gravi responsabilità che si traducono in danni economici e di sicurezza per la Sardegna e i sardi, ancora una volta fortemente penalizzati dall’arroganza di un’azienda di Stato colpevolmente assente. Un’altra stagione estiva con la strada in quelle condizioni è inaccettabile per i sardi, per i turisti, per gli amministratori e per gli operatori economici, con danni enormi che ho chiesto di continuare a documentare e quantificare. Non ci fermeremo – conclude Maninchedda – e con il sostegno dei sindaci ci batteremo finché le nostre ragioni saranno riconosciute“.
In base alle risultanze della riunione di monitoraggio la Regione e i sindaci dei Comuni interessati chiederanno al prefetto la convocazione d’urgenza del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per rilanciare la questione della Statale 554bis e nello stesso tempo saranno immediatamente coinvolti i parlamentari sardi perché portino la vicenda all’attenzione del Governo e del Parlamento. (red)
(admaioramedia.com)