Il primo era stato Pietro Pittalis, che aveva immediatamente criticato la proposta di Franciscu Sedda, segretario nazionale del Partito dei Sardi, che, per convincere la compagnia irlandese a non abbandonare l’Isola, aveva ipotizzato un intervento a carico della fiscalità sarda: “Un gesto di sovranità per difendere i nostri interessi e la nostra economia”. Per il capogruppo di Forza Italia, “la proposta è sintomo che dalle parti della maggioranza credono pochissimo nella possibilità che il Governo dia le risposte garantite da mesi da Pigliaru e mai arrivate e sarebbe una doppia ingiustizia: non solo la Regione paga con soldi propri la continuità territoriale, ma in più dovrebbe usare i soldi dei sardi per trovare copertura ad azioni che riguardano lo Stato centrale”.
Il fronte che si oppone all’idea di Sedda nel versante del centrodestra è compatto: “La surreale idea di caricare sul bilancio regionale, e cioè sui contribuenti sardi, le tasse aeroportuali istituite dal governo Renzi – ha commentato il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa – aggiunge un nuovo tragico capitolo alla grande pagliacciata a cui i sardi hanno assistito in questi mesi”. Per Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia è “una delle tante dichiarazioni di una maggioranza che pensa solo agli effetti mediatici anziché affrontare questioni vitali, come quella dei voli Ryanair e della cancellazione della continuità aerea. La questione è comunque sintomatica della linea politica della Giunta regionale e di una maggioranza sedicente sovranista. Si cominci dalla pretesa che vengano mantenuti gli impegni del Governo”).
Compito della Regione “è quello di cancellare la gabella delle tasse per i viaggi aeroportuali – ha aggiunto il consigliere azzurro Edoardo Tocco – Non deve essere pagato dai passeggeri isolani. Sarebbe un nuovo schiaffo per la Sardegna, costretta a pagare due volte il prezzo della continuità territoriale allo Stato”. Disponibile al dialogo Fratelli d’Italia (“dei contenuti si potrebbe anche discutere in un costruttivo dibattito, senza lo strumentale corollario di accuse rivolte al passato”), ma Salvatore Deidda, coordinatore regionale del partito, ricorda a Sedda che “il Partito dei Sardi fa parte della maggioranza che governa da due anni ed esprime uno dei più autorevoli esponenti della Giunta, perciò è naturale chiedersi se all’interno della coalizione si confrontino e se ci sia la fiducia verso l’assessore Deiana. Fu Soru a decidere che le competenze dei trasporti dovevano passare totalmente a carico dei sardi mentre oggi più di prima, noi sardi, dobbiamo pretende dallo Stato e dal Governo un intervento finalmente risolutivo”.
Alle critiche, Sedda ha replicato spiegando che “il nuovo articolo 10 dello Statuto della Sardegna consenta di praticare agevolazioni fiscali manovrando la nostra quota di compartecipazioni erariali”, perciò “dare un’agevolazione fiscale su un comparto produttivo da cui fino a ieri non si è incassato nulla, ma che da oggi si potrebbe rendere fiscalmente molto appetibile, significa farlo a costo zero per le casse della Sardegna”. Aggiungendo, sempre rivolto agli esponenti del centrodestra, che a loro “delle soluzioni ai problemi dei sardi, dell’economia dei trasporti e del turismo, dei gesti di autodeterminazione, è sempre interessato poco o niente. Difendendo a prescindere se stessi quando si è al potere, andando a prescindere contro chi governa quando si è all’opposizione”. (red)
(admaiormedia.it)
7 Comments
deidda
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gia161170
@admaioramedia @deidda Le tasse bisogna toglierle non metterle!????????????
ugocappellacci
@admaioramedia già chiamarla “proposta” è una cortesia. Far pagare due volte i sardi è follia
Mibavi1
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Mibavi1
@admaioramedia @matteosalvinimi @Libero_official
I CITTADINI SARDI PER COLPA DELLA REGIONE SARDEGNA SONO CORNUTI E MAZZIATI ! ! !????
Rosalba Serra
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Giuliu
Veramente Salvatore Deidda ha asserito che “Aldilà dei contenuti, che potrebbero essere anche oggetto di un costruttivo dibattito…” il che non è proprio essere contrari. Comunque nelle dichiarazioni del cdx c’è una grossa lacuna sulle dinamiche della fiscalità. Se si concede una detrazione fiscale a società che prima non esistevano non si sta finanziando proprio nulla e nulla sarà a carico dei sardi: Anzi, incrementando il traffico, sopratutto turistico, si incrementano le entrate.