«Non bisognava essere veggenti per prevedere quale sarebbe stato l’epilogo delle Autorità Portuali della Sardegna e che ancora una volta sarebbe stata Olbia a soccombere sacrificata sull’altare dei soliti giochi di potere cagliaritani». Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Fasolino commentando le notizie di stampa che certificano la sede unica del nuovo ente di governo dei porti a Cagliari con la prossima cancellazione dell’Autorità Portuale di Olbia-Golfo Aranci-Porto Torres e la nomina dell’ormai quasi ex assessore Massimo Deiana come nuovo presidente dell’Autority. Notizie che, sottolinea il consigliere gallurese, confermerebbero «quanto poco rispetto il presidente Pigliaru e questa Giunta nutrono nei confronti del resto della Sardegna ed in particolare della Gallura».
«É ora di smetterla – scrive Fasolino –: non si possono più supinamente accettare le bordate e le mortificazioni che giungono da questo governo regionale e di spalla da quello nazionale. Serve una mobilitazione generale di tutto il territorio, la stessa unità di intenti che si va ricercando in questi mesi da tutti i sindaci Galluresi per la salvaguardia delle rappresentanze e dei servizi territoriali, come ad esempio la ASL, gli ospedali, il Tribunale e gli uffici periferici di Governo. Solo se procederemo compatti riusciremo forse a far sentire la nostra voce ed evitare che mascherate azioni di riordino portino invece al solo risultato di depauperare la Gallura. Invece assistiamo – prosegue il consigliere azzurro – ad un disegno regionale accentratore e sempre più cieco nei confronti delle necessità di questo territorio. Anche in questo caso infischiandosene della possibilità di derogare alla norma nazionale che in prima istanza individuava Cagliari quale sede della nuova AP, Pigliaru ha fatto spallucce ed ha lasciato tutto immutato preoccupandosi più, forse, di chiudere il cerchio magico che porta all’occupazione ed alla gestione dei centri di potere».
«Cancellare l’Autorità Portuale di Olbia-Golfo Aranci-Porto Torres vuol dire fregarsene dell’importanza strategica e numerica dei porti del Nord Sardegna, nonché della loro favorevole collocazione nell’area mediterranea e degli oltre 5 milioni di passeggeri che ogni anno gravitano nei tre scali – conclude Fasolino –. Senza esprimere alcun giudizio sulla competenza professionale del professor Deiana, che da anni lavora per il raggiungimento di questo obiettivo, non posso esimermi dal formulare un pessimo giudizio politico sulle modalità e sulle non decisioni che hanno condotto all’accentramento a Cagliari dell’ennesimo Ente, in spregio totale della necessità di vedere giustamente salvaguardato il peso delle due singole Autorità Portuali sarde». (red)
(admaioramedia.it)