Le ultime dichiarazioni dei massimi vertici della Regione sul tema della Continuità territoriale hanno destato più di una perplessità tra gli addetti ai lavori. Il 19 luglio, il presidente Pigliaru, sul suo profilo facebook, ha scritto: “Questa continuità territoriale va male per ovvi motivi: è insufficiente per noi, non aiuta il nostro turismo. E non è che ce ne siamo accorti oggi, io o l'assessore Deiana. Infatti siamo al lavoro per una continuità diversa e molto migliore di quella attuale”. La settimana scorsa, l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, ribatteva ai detrattori "Smentisco in maniera categorica il ridicolo assunto che la Sardegna sia oggi una regione isolata. I dati a disposizione di porti e aeroporti lo confermano, nel corso della stagione estiva viaggerà più di un milione di persone, ovvero una moltitudine di sardi, cittadini italiani e stranieri, si sposterà in aereo e in nave”.
Nonostante queste rassicurazioni, la precaria situazione, presente e futura, del trasporto aereo non ha attenuato le polemiche: “In un anno e mezzo di governo regionale la Giunta Pigliaru ha messo in fila una sequenza di sconfitte pesantissime sul fronte della continuità aerea – ha sottolineato l’europarlamentare di Forza Italia, Salvatore Cicu – Dall’affossamento degli oneri di servizio pubblico sulle rotte minori, al possibile ritiro di Meridiana da Cagliari; dalla beffa dei posti aggiuntivi previsti per il periodo giugno-settembre, e mai del tutto arrivati, fino al disastro Alitalia delle ultime settimane, con una negazione del regime di continuità territoriale ai residenti che continuano a restare a terra. Ci attendiamo dunque che per il bene dei sardi, la Giunta Pigliaru, dopo avere lui stesso ammesso il flop di una continuità mal gestita, tragga le opportune conclusioni per un cambio di impostazione necessario. Un modello che assegna ad Alitalia l’esecutività della continuità aerea in termini di tariffe scontate, svuotando la Regione di qualsiasi potere, nonostante sia la stessa Regione a pagare i costi della continuità. Occorre chiedere il risarcimento di tutti i danni che la Sardegna sta subendo dagli abusi di Alitalia nei confronti dei Sardi, non sbandierare dati assurdi sui transiti negli scali sardi, senza spiegare come, su quel milione di passeggeri che hanno popolato gli aeroporti regionali in questi mesi, l’incidenza maggiore non riguarda certo Alitalia, ma le compagnie low cost. Serve un’impostazione nuova, un mercato più aperto, e vantaggi reali per i sardi”.
Anche dall’Aula del Consiglio regionale le critiche non si fanno attendere: “Il sistema è stato dimensionato in modo errato fin dall'inizio, visti anche i risultati di agosto: I posti chiesti in aggiunta dalla Regione per il periodo giugno-settembre o non sono stati dati tutti, come sembra, oppure non sono sufficienti – ha evidenziato il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa – E’ necessario distribuire la maggior parte dell’offerta di posti quando servono, vale a dire nel periodo 10-31 agosto: si chiama ‘ottimizzare l’offerta in una rete’. C’è da chiedersi come mai nei giorni 22 e 23 agosto (week end più critico di tutta l’estate, e forse di tutto l'anno) sulla Cagliari-Linate su 21 voli totali di andata ben 11 sono stati effettuati con aeromobili di capacità inferiore ai A320 (165 posti) sostituiti da A319 (138 posti), E90 (100 posti) e E75 (88 posti). Rispetto al classici A320 usati da Alitalia per quasi tutti i collegamenti si sono persi 511 posti offerti in due giorni. Comunque sono stati usati e/o richiesti sempre maggiori posti in itinere, segno che non è stato fatto un buon dimensionamento e nonostante ciò ancora oggi la situazione è critica per non dire drammatica,nonostante per il servizio di continuità territoriale, scelto dalla Regione, Alitalia in Sardegna prenda circa 35milioni di euro all’anno”. (red)
(admaioramedia.it)
8 Comments
Guido Pontis
Il primo che si sveglia …. parla. Copiare dalla Corsica è cosi brutto ? Prendono molto piu di noi di rimborsi e hanno servizi migliori. L’improvvisazione allo stato puro.
Romano
Credo che siano molti i sardi che da questa giunta aspettano una continuità territoriale "molto migliore" come dice il Prof. Pigliaru (di italiano?). Le tante chiacchiere sue e del suo Assessore Prof. Deiana, stanno a zero ed ormai ci ha rotto i cabbasisi, come direbbe il Commussario Montalbano. Prima con le sue alte capacità di gestione del porto, ora con i trasporti marittimi ed aerei. Io credo di più ai dati reali sui movimenti del Prof. Devoto, esperto di trasporto aereo che di quelli che dice il teorico di diritto dei trasporti diffusi da un esperto legislativo, contrariamente ad un vero tecnico. Quindi, cari Pigliari e Deiana, basta ciance e dateci una vera continuità territoriale. Se non siete capaci, almeno copiatela dagli altri Paesi (Francia e Spagna) che c'è l'hanno da anni e funzionanti.
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