“Altro che violazione della concorrenza, la flotta sarda è stata condannata perché ha disturbato il cartello e il monopolio dei trasporti marittimi”. Il coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci commenta così la decisione dell’Unione Europea contro le navi con i quattro mori ed accusa la attuale Giunta regionale di non difendere la Sardegna da un monopolio camuffato che sta nuocendo all’economia della nostra regione.
“Le navi sarde sono state l’unica difesa efficace contro il caro traghetti e all’epoca hanno determinato un effetto calmiere significativo effetto calmiere – ricorda l’ex governatore citando i dati dell’Antitrust -. Abbiamo trasportato centinaia di migliaia di persone, con personale e agroalimentare sardo a bordo e con un’iniezione positiva al sistema Sardegna, penalizzato dalla condizione di insularità. A fronte di dieci milioni spesi, sui consumi generati da visitatori che in media spendono 100 euro al giorno per quattro di permanenza c’è un ritorno quattro volte più grande anche per le casse pubbliche in termini di tasse. E’ incredibile – osserva ancora Cappellacci- che Bruxelles permetta di finanziare i trasporti sui bus, sui treni, sugli aerei e consenta che la Tirrenia prenda 73 milioni di euro l’anno di contributi pubblici, ma imponga lo stop alla flotta sarda”.
Poi puntuale la bacchettata all’attuale esecutivo. “Se oggi la giunta Pigliaru brinda a questa decisione, possiamo capire come possa aver difeso le ragioni della nostra terra davanti all’Europa. Da anni demonizzano la flotta dei sardi e non spendono una parola verso il sistema Tirrenia. Anzi, si sono pure accordati per tagliare le rotte con benefici solo per la compagnia e hanno taciuto perfino alla nuova concentrazione in poche mani del mercato dei trasporti marittimi sotto la guida dell’armatore della Moby. Siamo sotto un monopolio camuffato, che nuoce alla nostra isola e la flotta sarda è stata punita non perché ha violato una concorrenza che non c’è ma perché ha interrotto un cartello e un monopolio che è davanti agli occhi di tutti”. (red)
(admaioramedia.it)