Il Governo Renzi ha stanziato 30 milioni di euro per la continuità territoriale aerea ed il presidente Pigliaru ha manifestato la sua soddisfazione: “Ha mantenuto l'impegno preso con noi a maggio. Queste risorse aggiuntive ci permetteranno di migliorare di gran lunga la continuità territoriale della Sardegna: miglioreremo l’attuale modello, supereremo le criticità e aumenteremo il ventaglio di possibilità per viaggiare da e verso la penisola da tutti i nostri tre aeroporti. Un altro passo importante per iniziare a colmare il gap dell'insularità”. Il Governatore pensa ad un nuovo modello che garantisca “il diritto alla mobilità di tutte le categorie di passeggeri, senza discriminazioni nei periodi di grande afflusso, più rispondente alle esigenze della Sardegna e dei Sardi, in particolare riguardo ai meccanismi di attribuzione della capacità aggiuntiva e di prenotazione”. Sostegno e soddisfazione per l’azione del Governo anche da parte del senatore Pd, Silvio Lai: "Un'ottima notizia per la Sardegna che non soddisfa in pieno le esigenze dei cittadini dell'isola, ma che segna finalmente un concreto punto a favore per risolvere lo squilibrio esistente tra questa parte d'Italia e il resto del Paese. Dal governo Renzi è giunto un segnale forte, che segna un approccio nuovo dopo anni di frustranti attese. Registriamo un progresso reale che consentirà di innovare la Continuità territoriale 1, aumentando il numero di voli, abbassando le tariffe sia per i sardi che per i non residenti”.
Per il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, rappresentano “un piccolissimo acconto rispetto a quanto dovuto e a quanto è stato scippato in questo anno e mezzo, Renzi ha sottratto all’Isola ben 300 milioni di euro. La continuità aerea costa più del doppio e, a causa dello sciagurato accordo Prodi-Soru-Pigliaru del 2006, viene pagata dalla Sardegna, mentre prima era a carico dello Stato. Se la nostra Isola fa parte del territorio nazionale è giusto che sia lo Stato a sostenere i costi del nostro diritto alla mobilità. Renzi non può pensare che la questione dei collegamenti, del superamento del divario infrastrutturale, dell’insularità si risolva con una piccola mancia. Considerato che lo stesso Pigliaru ha stimato in un miliardo di euro gli svantaggi derivanti dall’insularità, il fatto che su Twitter cinguetti gongolante ‘impegno mantenuto’, lo fa apparire come un creditore soddisfatto dopo che il debitore gli ha dato solo il 3% di quanto dovuto, peraltro dopo avergli preso furtivamente dalla tasca un ulteriore 30%. Soddisfatto e borseggiato”.
Scarso entusiasmo anche da parte dell’europarlamentare di Forza Italia, Salvatore Cicu, che non crede la soluzione della ‘vertenza continuità’ sia l’impegno di nuove risorse, che rischiano di essere un semplice slogan più che una svolta per i trasporti da e per la Sardegna: “Serve costruire un progetto di mobilità che possa intervenire concretamente sui disagi che ogni giorno i Sardi sono costretti a sopportare. In quasi due anni la Giunta Pigliaru ha messo in fila una sequenza di sconfitte pesantissime sul fronte della continuità aerea. Si parla di 30 milioni di euro come se fossero soltanto i numeri a sbloccare una piaga mal gestita come quella della mobilità aerea. Il rischio, infatti, è che senza una politica dei trasporti siano ancora una volta le compagnie aeree e i loro interessi a fare il bello e cattivo tempo della continuità aerea. Al più presto si metta mano ad una politica regionale che sappia pianificare interventi di prospettiva per il bene dei Sardi, riportando la centralità delle decisioni alla Regione". (red)
(admaioramedia.it)
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