Il 2017 è appena iniziato ma noi cerchiamo di anticipare i tempi e di ipotizzare cosa potrebbe succedere, a livello politico, in questo nuovo anno. Quasi certamente, ma non prima dell’estate, gli italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento e dare così inizio alle XVIII Legislatura repubblicana. Difficile prevedere l’esito delle prossime elezioni politiche nazionali.
Possiamo, però, con maggiore precisione andare a fare qualche ipotesi circa ciò che succederà in Sardegna. Anche nella nostra regione, il 2017 potrebbe portare alle urne per la scelta del nuovo Presidente e il rinnovo della composizione del Consiglio regionale: da mesi nella maggioranza di Francesco Pigliaru si attendono i rimpasti all’interno della Giunta, ma senza gli esiti sperati. I partiti piccoli scalciano e strepitano per ottenere qualche poltroncina, il Pd frena in attesa di conoscere la propria sorte sia dal già citato congresso nazionale che da quello regionale. Pigliaru sembra essere ‘in bolla’ e, stanco delle continue avversità politiche (da professore evidentemente non si aspettava un tale gravame) e, si dice, pure non in perfetto stato di salute, potrebbe decidere di staccare la spina all’indomani della scelta del segretario del Partito democratico regionale, che avrà l’onere di sbrogliare una matassa che in tanti nella maggioranza hanno contribuito a creare.
Nel centrodestra, intanto, comincia la mobilitazione per non farsi trovare impreparati: Fratelli d’Italia chiede che siano i cittadini a scegliere il candidato alla Presidenza della Regione attraverso lo strumento delle primarie, Forza Italia organizza un campagna territoriale (che assomiglia molto ad una campagna elettorale) in 100 piazze sarde, dal nome #Zainoinspalla. L’iniziativa è stata lanciata nei giorni scorsi dal coordinatore regionale, Ugo Cappellacci, il quale ha comunque recentemente chiarito che non sarà lui il leader della coalizione di centrodestra che cercherà di riconquistare la Regione. Sembra piuttosto indirizzato ad essere capolista per i forzisti nelle liste per la Camera dei Deputati.
Il centrosinistra potrà difficilmente a bissare il successo del 2013 ma proverà lo stesso a concorrere per la vittoria con un nome di esperienza ma relativamente giovane: l’identikit porterebbe al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, come persona maggiormente qualificata per concorrere per la poltrona della Presidenza, magari da contendere all’europarlamentare forzista Salvatore Cicu, impegnato nel lancio dell’associazione “Siamo Italiani” (in teoria interna a Forza Italia) o ad un’altra Zedda, Alessandra, candidata in pectore (poi sfumata) anche per le passate elezioni cagliaritane. Se Massimo Zedda dovesse essere il candidato del centrosinistra per le prossime elezioni regionali, i Cagliaritani sarebbero chiamati a scegliere un nuovo Sindaco, ma questa è una storia ancora tutta da scrivere.
Tigellio
(admaioramedia.it)