“Appena insediato ha cancellato la nostra revisione del Piano paesaggistico regionale di Soru, promettendo uno nuovo entro l’estate 2014, ma ancora una volta la Giunta Pigliaru si è distinta per la capacità di fare il contrario di ciò che dice”. Lo ha detto Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, evidenziando come l’ulteriore revisione del Ppr non sia più al centro del dibattito, tra i temi principali della Giunta o della maggioranza di centrosinistra.
“Ricordiamo le parole di un assessore – ha aggiunto l’esponente azzurro – che un anno fa in Commissione parlò di tempi rapidi, settimane non mesi, ma poi la Giunta non è andata oltre una leggina in materia di edilizia, anche questa corretta a suon di diktat da Soru, non essendo riuscita neanche nell’intento di predisporre la nuova legge urbanistica. Il Ppr ora neppure viene menzionato tra le priorità indicate dal Presidente della Regione per quella che lui chiama ‘nuova fase’ della Giunta e che invece è solo un rimpasto".
La risposta dell’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, chiamato in causa da Cappellacci, non si è fatta attendere: "L'onorevole Cappellacci ha la memoria corta ma, purtroppo per lui, non l'hanno altrettanto corta i Sardi, che ricordano benissimo il bluff di una modifica al Piano paesaggistico raffazzonata illegittimamente agli ultimi istanti di una legislatura spesa inutilmente senza riuscire a dare una legge urbanistica valida. Purtroppo quel Piano, pomposamente definito 'dei Sardi', lo abbiamo dovuto leggere e anche con attenzione, in quanto ci è stato lasciato con l'eredità di una pesante impugnativa da parte dello Stato, perché maldestramente chiuso in fretta e furia, senza Valutazione ambientale strategica, con minacce di commissariamento per i funzionari che, con piena ragione, si rifiutavano di concluderla in quella maniera avventata. Non meno virtuale è stata la presentazione del disegno di 'legge urbanistica' del centrodestra, portato in Giunta dopo cinque anni dall'insediamento e a meno di due mesi dalle elezioni. Un testo di legge che non innovava alcunché e rimandava a fantomatiche direttive, da emanare non si sa quando, gli aspetti più delicati del governo del territorio. Conosciamo l'importanza e la serietà del compito e ci siamo immediatamente messi al lavoro per poter presentare al dibattito pubblico il Testo unico tanto atteso, già durante il secondo anno di legislatura, e non negli ultimi mesi del quinto. Così come la verifica del Ppr che deve essere compiuta nei tempi necessari per tutti i passaggi e le condivisioni con gli Organi competenti".
“La replica dell'assessore Erriu è una conferma: è la Giunta del disfare e non fare – ha ribattuto Cappellacci – La revisione del Ppr operata dalla nostra Giunta ha richiesto un percorso partecipato di tre anni perché abbiamo seguito con precisione le norme, abbiamo corretto migliaia di errori contenuti nelle cartografie e soprattutto garantito la partecipazione dei territori. Certo è più facile adottare una delibera di revoca, dopo aver sentito solo il parere dei propri capibastone di partito. Altro che eredità pesante: l'assessore Erriu si è trovato la classica pappa pronta e l'ha buttata dalla finestra. Per quanto riguarda le presunte illegittimità, sarebbe sufficiente ricordare che la delibera di revoca adottata dalla Giunta Pigliaru ha il parere degli stessi dirigenti che certificarono la legittimità della delibera di adozione. In questo anno è mezzo, al di là dei proclami, la Giunta ha ottenuto solo il ritorno al Ppr di Soru: quello degli errori e delle intese che consentono a pochi fortunati di fare ciò che è vietato a tutti i comuni mortali. È vero che i Sardi hanno un'ottima memoria ed è vero anche che hanno capito benissimo che è tornata l'epoca buia dell'uomo solo al comando della Regione, con i suoi obbedienti esecutori". (red)
(admaioramedia.it)
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